Il motivo principale di questa tassa aggiuntiva è il rientro dei carburanti nello schema dei “Crediti al Carbonio dell’Unione Europea” a causa delle emissioni di carbonio associate ai carburanti
Nel 2027 arriverà una nuova accisa.
Una nuova accisa sui carburanti è prevista per il 2027, e ciò avrà un impatto significativo sui prezzi alla pompa. Il motivo principale di questa tassa aggiuntiva è il rientro dei carburanti nello schema dei “Crediti al Carbonio dell’Unione Europea” a causa delle emissioni di carbonio associate ai carburanti. Questa accisa aggiuntiva si sommerà alle già esistenti, portando a un ulteriore aumento dei costi dei carburanti per i consumatori.
Attualmente, le accise sui carburanti sono già molto elevate e non sono state modificate per anni, se non per piccoli ribassi temporanei. Inoltre, l’IVA applicata su queste accise è considerata ingiusta da tempo. La situazione dei prezzi dei carburanti è quindi un problema noto da tempo, ma la nuova accisa del 2027 rappresenta un ulteriore onere per gli automobilisti.
Secondo quanto riportato dal sito Euroactiv, le istituzioni dell’Unione Europea mirano a limitare il prezzo del carbonio a un massimo di 45 euro per tonnellata di emissioni di CO2. Ciò si tradurrebbe in un sovrapprezzo di 10 centesimi per litro di benzina e 12 centesimi per litro di gasolio. Tuttavia, gli esperti avvertono che questo limite potrebbe essere superato, poiché il meccanismo di stabilizzazione dei prezzi previsto dalla legge potrebbe non essere in grado di garantire che il prezzo rimanga al di sotto di questa soglia.
Michael Pahle, esperto di mercati del carbonio presso il Potsdam Institute for Climate Impact Research, ha dichiarato che “non si può dire che il meccanismo aggiuntivo di stabilità dei prezzi possa effettivamente garantire che il prezzo non superi questo livello”. Questo significa che i prezzi dei carburanti potrebbero aumentare non solo del sovrapprezzo previsto ma anche oltre, il che avrebbe un impatto significativo sulle spese dei conducenti.
La nuova accisa europea sui carburanti è stata motivata principalmente dal desiderio di affrontare il cambiamento climatico e ridurre le emissioni di CO2 associate all’uso dei carburanti fossili. Tuttavia, l’impatto sui prezzi alla pompa è una preoccupazione concreta per i consumatori. Per evitare questo aumento dei costi, alcuni suggeriscono di votare per i candidati al Parlamento che si oppongono a queste normative e cercano di fermarle nel 2024.
Inoltre, alcuni criticano la comunicazione dei media riguardo ai temi legati al cambiamento climatico, sostenendo che spesso promuovono dogmi non scientifici. Invitano quindi i consumatori a scrivere alle redazioni dei media o a boicottare i prodotti pubblicizzati dalle reti televisive che promuovono queste idee. La speranza è che attraverso l’impegno politico e la consapevolezza dei consumatori, si possa cercare di mitigare l’impatto di queste nuove accise sui carburanti.
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