Francesco Gnucci, fidanzato di Maria Chiara Previtali, è stato assolto dall’accusa di omicidio preterintenzionale per la morte della ragazza avvenuta nel 2020 dopo l’assunzione di droghe. Il gup di Roma ha deciso che “il fatto non costituisce reato”. La famiglia della vittima ha espresso sorpresa per l’assoluzione e prevede di impugnare la decisione
Maria Chiara Previtali, una ragazza di 18 anni originaria di Amelia, in Umbria, è morta nel ottobre 2020 dopo aver assunto un mix di sostanze stupefacenti. Oggi, il fidanzato Francesco Gnucci, 25 anni, è stato assolto dal gup di Roma con la formula “perché il fatto non costituisce reato”. La Procura aveva chiesto per lui una condanna a sei anni e otto mesi, accusandolo di omicidio preterintenzionale per aver somministrato alla giovane eroina acquistata a Tor Bella Monaca.
La decisione del giudice ha suscitato la rabbia della famiglia di Maria Chiara. L’avvocato della famiglia, Manlio Morcella, ha commentato che si tratta di un’assoluzione “imprevista e imprevedibile” e ha annunciato l’intenzione di impugnare la sentenza. Morcella ha affermato che leggeranno le motivazioni della decisione e che cercheranno di indurre la Procura a presentare appello. Ha espresso curiosità su come verrà ricostruito l’accaduto dopo il rientro dei due ragazzi da Roma.