Milena Santirocco, la maestra di ballo di Lanciano, ha confessato di aver inventato il suo presunto rapimento. Voleva togliersi la vita, gettandosi in uno stagno
Milena Santirocco, la maestra di ballo di Lanciano, ha confessato di aver inventato il suo presunto rapimento. La sera del 4 maggio, al commissariato di Castel Volturno, ha ammesso di non essere stata rapita da due persone incappucciate come aveva inizialmente dichiarato, ma di aver ideato tutto spinta dalla disperazione. La 54enne ha rivelato di aver voluto togliersi la vita, gettandosi in uno stagno, e non di essere stata vittima di un rapimento come aveva sostenuto inizialmente.
La versione iniziale di Milena Santirocco, che parlava di un rapimento da parte di due individui incappucciati che l’avrebbero portata sul litorale campano e tentato di annegarla, ha destato dubbi fin dall’inizio. La sua presenza in uno stato bagnato in un bar della provincia di Caserta, dove chiese di telefonare, sembrava confermare la sua storia. Tuttavia, la verità è emersa durante un secondo interrogatorio, dove ha ammesso di aver simulato il rapimento e di aver tentato di porre fine alla propria vita gettandosi nello stagno, per poi desistere.
La scomparsa di Milena Santirocco aveva generato ricerche intense nel territorio di Torino di Sangro e Termoli, dopo che la sua auto era stata ritrovata in un parcheggio. La famiglia aveva lanciato un appello e le autorità avevano aperto un fascicolo per sequestro di persona. Le tracce della donna si erano perse il 29 aprile, dopo che aveva pranzato con la famiglia e annunciato di fare una passeggiata vicino al mare. Il suo cellulare aveva agganciato l’ultima cella telefonica alle 18:37 prima di diventare irraggiungibile. La famiglia non aveva mai creduto all’ipotesi di un allontanamento volontario, mantenendo la speranza di ritrovarla sana e salva.
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