Mantova: uccide il marito a coltellate poi tenta il suicidio

La Cassazione ha emesso la sua sentenza riguardante il caso di Elena Scaini, confermando la condanna a 18 anni di reclusione per l’omicidio del marito Stefano Giaron

Mantova: uccide il marito a coltellate poi tenta il suicidio

La Cassazione ha emesso la sua sentenza riguardante il caso di Elena Scaini, confermando la condanna a 18 anni di reclusione per l’omicidio del marito Stefano Giaron. La donna, attualmente in carcere dal 2020, è stata riconosciuta colpevole di aver ucciso il marito con diverse coltellate durante una lite avvenuta nel loro appartamento a Mantova.

Il processo ha visto Scaini difendersi sostenendo di aver agito in legittima difesa. Secondo la sua versione dei fatti, il marito avrebbe cercato di strangolarla con una corda e lei avrebbe reagito difendendosi con un coltello, causando la morte di Giaron. Tuttavia, l’accusa ha sostenuto che l’omicidio sia avvenuto al culmine di un’ennesima lite coniugale, senza che ci fosse una reale minaccia immediata alla vita di Scaini.

Dopo aver commesso il delitto, Scaini è fuggita dall’appartamento, lasciando sola l’anziana suocera, affetta da Alzheimer e non autosufficiente, insieme al cadavere del figlio. La donna è stata poi trovata in un albergo, dove aveva cercato di togliersi la vita ingerendo farmaci. È stata soccorsa e ha raccontato alle autorità quanto accaduto.

La condanna di 18 anni di reclusione è stata confermata dopo che la Corte d’Assise d’Appello di Brescia ha ridotto la pena in secondo grado. La Cassazione ha rigettato l’ultimo ricorso presentato dagli avvocati della donna, confermando così la decisione della Corte d’Appello.

Oltre alla condanna per omicidio, Scaini dovrà affrontare un nuovo processo per abbandono di persona incapace. Dopo aver ucciso il marito, infatti, ha lasciato la suocera anziana e malata da sola in casa. Quest’ultima è deceduta lo scorso novembre in una Rsa, mentre Scaini era già in carcere.

Il prossimo 24 aprile la donna sarà nuovamente in aula per difendersi dall’accusa di abbandono di persona incapace. Si tratta di un ulteriore sviluppo in questo tragico caso, che ha visto la perdita di una vita umana e ha lasciato una famiglia segnata dal dolore e dalla tragedia.

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