Le cose da sapere sulla morte di Angelo Onorato (marito dell’eurodeputata Francesca Donato)

Angelo Onorato, imprenditore e marito dell’eurodeputata Francesca Donato, è stato trovato morto nella sua auto a Palermo. Al momento del ritrovamento, era seduto al posto di guida con una macchia di sangue sulla camicia e una fascetta di plastica attorno al collo

Cosa si sa della morte di Angelo Onorato (marito di Francesca Donato)

Angelo Onorato, imprenditore e marito dell’eurodeputata Francesca Donato, è stato trovato morto nella sua auto a Palermo. Il ritrovamento è avvenuto nella periferia nord ovest della città. Al momento del ritrovamento, Onorato era seduto al posto di guida con una macchia di sangue sulla camicia e una fascetta di plastica attorno al collo, suggerendo una possibile morte per soffocamento.

La moglie Francesca Donato (eletta al Parlamento europeo nel 2019 con la Lega, aveva aderito alla Democrazia Cristiana Sicilia Nuova nel 2021.) e la figlia ventenne Carolina Onorato hanno ritrovato il corpo dell’uomo intorno alle 14:30 dopo non aver avuto sue notizie dalla mattina. Secondo il medico legale, la morte sarebbe dovuta a soffocamento.

Le indagini sulla morte di Angelo Onorato

Negli ultimi giorni, la polizia di Palermo ha avviato indagini approfondite per chiarire le circostanze della morte di Angelo Onorato, 56 anni, imprenditore e marito dell’eurodeputata Francesca Donato. Onorato è stato trovato morto sabato pomeriggio nella sua auto in via Minutilla, una strada parallela all’autostrada per Mazara del Vallo, nella periferia nordovest di Palermo. I primi esami sul corpo e le immagini delle telecamere non hanno rivelato indizi che facciano pensare a un omicidio.

Onorato è stato trovato seduto al posto di guida con una fascetta di plastica intorno al collo e una macchia di sangue sulla camicia. Secondo il medico legale, non ci sono segni di colluttazione o aggressione, e la macchia di sangue potrebbe essere stata causata da colpi di tosse dovuti al soffocamento. L’autopsia verrà eseguita nel tardo pomeriggio di lunedì.

Le immagini delle telecamere mostrano che Onorato ha parcheggiato la sua auto intorno alle 11 di sabato e ha risposto a una chiamata. Durante il periodo in cui è stato parcheggiato, nessuna auto si è fermata e non si sono viste persone a piedi nelle vicinanze. Questi elementi fanno pensare a un possibile suicidio.

La polizia sta esaminando il cellulare, le agende, le email e i conti correnti di Onorato. Finora, non sono emersi gravi problemi economici. Onorato era un architetto e proprietario di un negozio a Palermo. In passato, aveva gestito un altro negozio nel centro della città.

Sabato notte, Francesca Donato è stata interrogata dalla polizia e ha consegnato una lettera che il marito aveva scritto a febbraio e lasciato a un amico avvocato. Nella lettera, Onorato descriveva la situazione economica della famiglia, la gestione delle proprietà e accennava a timori nei confronti di alcune persone che gli “volevano male”. Tuttavia, la lettera non chiarisce le ragioni di queste preoccupazioni.

I familiari di Onorato hanno riferito che l’uomo aveva cercato di ottenere una pistola per proteggersi a causa di alcune lamentele relative a lavori svolti per la costruzione di un capannone a Capaci. Sabato mattina, Onorato aveva detto al cognato che sarebbe andato a Capaci per risolvere una questione. L’avvocato Vincenzo Lo Re, che rappresenta la famiglia Onorato, ha dichiarato che ci sono elementi oggettivi e soggettivi che inducono a escludere l’ipotesi del suicidio.

Cosa non torna?

La morte di Angelo Onorato continua a sollevare numerosi interrogativi. Trovato morto nella sua auto sabato pomeriggio a Palermo, Onorato presentava una macchia di sangue sul petto e una fascetta di plastica intorno al collo. La moglie ha subito dichiarato che si trattava di un omicidio, ma gli inquirenti stanno ancora valutando tutte le ipotesi, poiché gli indizi disponibili sono contraddittori.

Gli indizi raccolti finora offrono un quadro complesso. La polizia ha interrogato la moglie e la figlia di Onorato, che su Facebook ha ribadito l’impossibilità che il padre si sia suicidato. Francesca Donato ha consegnato una lettera scritta dal marito e destinata ai familiari, in cui li invitava a rivolgersi a un legale “nel caso in cui mi accadesse qualcosa”. Gli investigatori, tuttavia, non considerano questa lettera decisiva per chiarire l’accaduto.

L’autopsia, prevista per lunedì 27 maggio, è considerata un elemento cruciale per fare luce sulla vicenda. Il medico legale, dopo una prima ispezione del corpo, ha affermato di non aver rilevato segni di violenza o colluttazione, rendendo difficile credere che Onorato sia stato aggredito in auto senza tentare di difendersi.

La macchia di sangue sul petto potrebbe essere stata causata da tosse o conati di vomito dovuti al soffocamento. Le riprese delle telecamere di sorveglianza non hanno mostrato alcun passante a piedi nelle vicinanze dell’auto, che era parcheggiata in un punto cieco. Le auto di passaggio non si sono fermate, rafforzando l’ipotesi del suicidio.

Rimane però un nodo cruciale: il movente. Non è chiaro perché Onorato si sarebbe tolto la vita. Poche ore prima della sua morte aveva fissato un appuntamento con alcuni amici tramite WhatsApp. Anche la possibilità di problemi economici sembra improbabile, dato che Onorato aveva dei crediti da riscuotere e non presentava difficoltà finanziarie significative. Questo spiega perché i familiari insistano nel negare l’idea del suicidio, sostenendo invece che sia stato ucciso.

L’esame autoptico dovrebbe fornire ulteriori dettagli e aiutare a chiarire questa intricata vicenda.

Gli ultimi 6 mesi di Angelo Onorato

L’ultimo atto firmato da Angelo Onorato prima della sua tragica morte è datato 29 aprile 2024 e è stato depositato presso le Camere di commercio. Si tratta di un documento relativo all’assemblea straordinaria della Casa-Ambienti per la vita srl, società di cui Onorato era proprietario e che gestisce un negozio di arredamento a Palermo.

Nell’assemblea, si discute dell’aumento del capitale sociale da 50 a 68 mila euro, utilizzando le riserve accumulate negli anni. I conti della società mostrano un fatturato di 1,5 milioni di euro e un utile di 52.860 euro nell’ultimo bilancio disponibile, evidenziando una situazione finanziaria complessivamente positiva.

Tuttavia, negli ultimi sei mesi della sua vita, Onorato ha intrapreso diverse azioni riguardanti le sue attività imprenditoriali. Ha ceduto il 100% del capitale della sua società di costruzioni a Giuseppe Pretesti, pagando un prezzo corrispondente al valore nominale del capitale. Questa transazione solleva interrogativi, in quanto sembra che Onorato abbia rinunciato a percepire gli utili della società, che sarebbero stati utilizzati per pagare l’acquirente.

Successivamente, Onorato ha stipulato due contratti di affitto di rami d’azienda con Cristiano Battaglia, imprenditore palermitano. Questi contratti prevedono il pagamento di un canone annuo a Onorato, a fronte dell’utilizzo dei suoi rami d’azienda.

Tuttavia, alcuni dettagli sollevano domande: perché Onorato ha deciso di cedere le sue società e affittare i rami d’azienda poco prima della sua morte? E qual era l’oggetto della misteriosa vicenda che stava cercando di risolvere a Capaci la mattina in cui è stato trovato morto?

Controversie

L’eurodeputata Francesca Donato, moglie di Angelo Onorato, era stata inserita nel luglio 2022 in una lista del sito ucraino Myrotvorec’, legato ai servizi di sicurezza di Kiev. Questa lista include persone classificate come sostenitori della causa russa. Donato aveva criticato duramente la sua presenza in questa lista, definendo scandaloso che un Paese candidato all’ingresso nell’Unione Europea inserisse membri del Parlamento europeo in una sorta di lista di proscrizione.

Nel frattempo, la copertura mediatica dell’evento è stata criticata per il modo in cui alcuni media hanno trattato la notizia, utilizzandola come pretesto per attacchi personali contro Francesca Donato. Titoli e servizi giornalistici hanno spesso deviato dall’evento tragico per concentrarsi su aspetti controversi della vita politica di Donato, attirando critiche per il loro sensazionalismo e mancanza di rispetto per il lutto.

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