La vicenda riguardante l’appalto assegnato alla Emiliano Srl, società di proprietà dei fratelli del governatore pugliese Michele Emiliano, è emersa grazie a un articolo del Corriere del Mezzogiorno, il quale ha riportato la reazione del governatore, il quale ha affermato di non essere stato informato della questione
La vicenda riguardante l’appalto da 41mila euro assegnato alla Emiliano Srl, società di proprietà dei fratelli del governatore pugliese Michele Emiliano, ha sollevato un notevole polverone mediatico. Rosamaria Falcone, la funzionaria della sezione “amministrazione e contabilità” del Consiglio Regionale della Puglia, ha firmato la delibera per il pagamento, avvenuto il 28 agosto scorso, per la fornitura di arredi destinati agli spazi del Consiglio. La Falcone ha espresso il suo dispiacere per aver inavvertitamente generato una “bolla mediatica” e ha assunto la piena responsabilità della situazione, che ha messo in imbarazzo il governatore.
In un colloquio con persone a lei vicine, la Falcone ha dichiarato di essere stata lei a condurre l’indagine di mercato e a richiedere il preventivo, sottolineando che la Emiliano Srl è un’azienda leader nel settore. Tuttavia, ha anche affermato di non essere a conoscenza del fatto che la società fosse di proprietà dei fratelli di Emiliano, aggiungendo di non essere neanche pugliese. La funzionaria ha descritto la sua azione come un’ingenuità, ma si è detta tranquilla e serena, convinta di aver rispettato tutte le procedure necessarie.
La delibera, che consta di cinque pagine, è stata firmata dalla Falcone in qualità di “titolare di elevata qualificazione delegata dal dirigente”. Essa ha confermato che non ci sono stati veti sull’atto e che tutte le verifiche richieste sono state eseguite. La procedura, infatti, è stata condotta in modo scrupoloso e l’atto è stato successivamente inoltrato al servizio segreteria.
Il caso è emerso grazie a un articolo del Corriere del Mezzogiorno, il quale ha riportato la reazione del governatore Emiliano, il quale ha affermato di non essere stato informato della questione. Ha specificato che l’appalto non passa attraverso il livello politico, ma è una procedura dirigenziale del Consiglio Regionale, sottolineando di non avere alcun legame con l’azienda dei suoi fratelli. Emiliano ha incaricato il segretario generale della Presidenza, Roberto Venneri, di acquisire informazioni relative all’appalto dal Consiglio, che opera in modo autonomo e indipendente.
Nonostante le spiegazioni fornite, le opposizioni hanno chiesto al governatore di chiarire la situazione in Aula, criticando la gestione dell’affare. In particolare, i membri di Fratelli d’Italia hanno messo in discussione l’appropriatezza della situazione, accusando Emiliano di una gestione inopportuna della cosa pubblica.
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