La Russia sta cercando di rafforzare le proprie forze sul campo, reclutando anche yemeniti attraverso gli Houthi. Questa strategia è stata rivelata dal Financial Times, che ha documentato come molti yemeniti, in cerca di migliori opportunità, siano stati reclutati con la forza dopo essere stati promessi posti di lavoro in Russia. Inoltre, Putin ha chiesto supporto a Kim Jong-un per ottenere soldati nordcoreani da inviare in Ucraina. Dall’altro lato, la Francia ha dato il via libera all’Ucraina per utilizzare missili a lungo raggio contro obiettivi in Russia, sottolineando che non ci sono “linee rosse” nel supporto a Kiev
Il presidente russo Vladimir Putin sta cercando di rafforzare le sue forze in Ucraina reclutando combattenti stranieri, in particolare yemeniti attraverso gli Houthi. Questo reclutamento avviene in un momento in cui la Russia cerca di conquistare più territorio possibile prima di eventuali negoziati, favoriti dall’intervento dell’ex presidente statunitense Donald Trump.
Putin ha già richiesto migliaia di soldati nordcoreani per affiancare le truppe russe e ora si rivolge anche ai combattenti yemeniti. Il Financial Times ha rivelato che da luglio i russi hanno portato in Ucraina centinaia di yemeniti, molti dei quali sono stati reclutati con la forza dopo aver viaggiato in Russia con la promessa di impieghi ben retribuiti e della cittadinanza. Una volta arrivati, grazie a enti collegati agli Houthi, sono stati arruolati contro la loro volontà.
Questi yemeniti si aggiungono ai mercenari e ai volontari che hanno già rinforzato le file russe durante il conflitto. Negli ultimi mesi, oltre diecimila soldati nordcoreani sono stati schierati principalmente nella regione di Kursk, ma hanno iniziato a essere dispiegati anche nei fronti ucraini.
Il conflitto prosegue con i comandi russi che continuano a supportare l’avanzata delle truppe di terra con attacchi aerei. La scorsa settimana, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha stimato che l’Ucraina è stata presa di mira da quasi 500 droni e oltre 20 missili. Gli attacchi non risparmiano nemmeno le grandi città come Kiev. A Dnipro, i servizi segreti ucraini hanno mostrato ai giornalisti i frammenti di un nuovo missile balistico russo testato giovedì sulla città.
In risposta alla crescente minaccia russa, Zelensky ha insistito con gli alleati sulla necessità di ottenere nuovi strumenti di difesa anti-aerea. La Francia ha recentemente aperto alla possibilità di fornire supporto militare all’Ucraina, affermando che non ci sono “linee rosse” sul sostegno al Paese invaso. Il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot ha dichiarato che l’Ucraina potrebbe utilizzare missili francesi a lungo raggio contro la Russia “secondo la logica dell’autodifesa”.
Nel frattempo, Donald Trump ha iniziato ad affrontare il dossier Ucraina come presidente eletto, avendo già avuto colloqui con Putin. Il suo staff intende lavorare con l’amministrazione Biden per discutere un possibile accordo che possa porre fine al conflitto e ridurre l’invio di armi a Kiev. Mike Waltz, prossimo consigliere per la sicurezza nazionale, ha sottolineato la necessità di discutere chi sarà al tavolo dei negoziati e se si tratterà di un accordo di pace o un armistizio.