Dopo l’invasione dell’Ucraina, Mosca ha iniziato a creare una flotta di petroliere ombra per esportare petrolio aggirando le sanzioni occidentali. Ora sta adottando una strategia simile per il GNL
La Russia sta preparando una flotta ombra per il trasporto del gas naturale liquefatto (GNL) per far fronte a possibili sanzioni future. Dopo l’invasione dell’Ucraina, Mosca ha iniziato a creare una flotta di petroliere ombra per esportare petrolio aggirando le sanzioni occidentali. Ora sta adottando una strategia simile per il GNL.
Secondo Bloomberg, la Russia ha trasferito la proprietà di almeno otto navi a società di navigazione poco conosciute nella zona di libero scambio di Dubai negli ultimi tre mesi. Tra queste navi, quattro sono metaniere di classe rompighiaccio che hanno ricevuto l’approvazione dalle autorità russe per attraversare la rotta artica quest’estate. Inoltre, Mosca ha rilasciato un numero record di permessi per la rotta del Mare del Nord. Alcune delle nuove petroliere non hanno assicuratori quotati, segno che potrebbero far parte di questa flotta ombra.
Malte Humpert, fondatore dell’Arctic Institute di Washington D.C., ha confermato a Bloomberg l’esistenza di vari indizi che suggeriscono gli sforzi della Russia per creare una flotta ombra per il GNL. Il trasferimento di proprietà delle navi a entità poco conosciute in giurisdizioni poco trasparenti richiama le mosse di Mosca di due anni fa per il petrolio.
La Russia sta cercando di aumentare la sua quota nel mercato globale del GNL, ma le sanzioni statunitensi hanno ritardato progetti come Arctic LNG 2. Inoltre, questa settimana l’Unione Europea ha vietato nuovi investimenti e la fornitura di beni, tecnologie e servizi per i progetti GNL in costruzione, come Arctic LNG 2 e Murmansk LNG. L’UE ha anche vietato le operazioni di trasbordo del GNL russo verso paesi terzi nel proprio territorio, dopo un periodo di transizione di nove mesi. Questa mossa potrebbe accelerare la creazione della flotta ombra russa per il GNL.
La Russia vuole essere preparata a eventuali espansioni delle sanzioni occidentali in altri settori del GNL, evitando così di farsi trovare impreparata.
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