In Croazia si vota per il primo turno delle elezioni presidenziali

Oggi, in Croazia, si svolge il primo turno delle elezioni presidenziali. Gli elettori sono chiamati a scegliere tra otto candidati. Tra questi, l’attuale presidente Zoran Milanović è considerato il favorito. Milanović, in carica dal 2020, è sostenuto dal Partito Socialdemocratico (SDP) e da altri partiti di centrosinistra

Oggi, in Croazia, si svolge il primo turno delle elezioni presidenziali. Gli elettori croati sono chiamati a scegliere tra otto candidati. Tra questi, l’attuale presidente Zoran Milanović è considerato il favorito. Milanović, in carica dal 2020, è sostenuto dal Partito Socialdemocratico (SDP) e da altri partiti di centrosinistra. Tuttavia, nel corso del suo mandato, ha adottato posizioni più vicine alla destra e al populismo.

Le elezioni presidenziali di oggi sono il terzo appuntamento elettorale in Croazia nel 2024, un anno definito “super anno elettorale”. In aprile si è votato per il nuovo parlamento e a giugno per le elezioni europee. In entrambe le occasioni, il partito di centrodestra Unione Democratica Croata (HDZ) ha ottenuto la vittoria. Questo partito è storicamente il più radicato e popolare nel paese.

Zoran Milanović gode di una notevole popolarità personale, che lo aiuta nella competizione elettorale. Inoltre, l’HDZ, che governa la Croazia dal 2016, ha subito un indebolimento a causa di vari scandali che hanno coinvolto alcuni dei suoi politici e ministri. L’ultimo scandalo risale a novembre, quando l’ex ministro della Sanità, Vili Beroš, è stato arrestato con l’accusa di corruzione.

Secondo gli ultimi sondaggi, Milanović è in vantaggio con il 39% delle preferenze. Il suo principale avversario è Dragan Primorac, un medico ed ex ministro sostenuto dall’HDZ, che si trova a una certa distanza con il 24%. Primorac ha presentato idee molto di destra durante la campagna elettorale. Ha promesso di “espellere tutti i migranti irregolari dal territorio della Croazia”. Nonostante sia considerato un candidato debole, molti osservatori pensano che il sostegno degli elettori dell’HDZ potrebbe aiutarlo a superare il primo turno.

Oltre ai due principali candidati, ci sono anche due candidate che stanno ricevendo un certo sostegno. Ivana Kekin del partito di sinistra Možemo! (Possiamo!) e Marija Selak Raspudić, una politica conservatrice che si presenta come indipendente. Entrambe sono deputate all’Assemblea Nazionale croata e i sondaggi indicano che circa il 10% degli intervistati voterebbe per Selak Raspudić.

La campagna elettorale si è conclusa venerdì scorso ed è stata particolarmente breve. È iniziata l’11 dicembre e ha subito diverse interruzioni a causa delle festività e del rispetto per le vittime di un attacco in una scuola elementare a Zagabria avvenuto la settimana scorsa.

Durante questa campagna elettorale, i candidati si sono spesso attaccati tra loro e non si sono affrontati molti temi concreti. Questo accade anche perché i poteri del presidente croato sono limitati; il presidente ha principalmente una funzione cerimoniale ma è anche il capo delle forze armate e gestisce la politica estera del paese insieme al governo. Miloš Damnjanović, analista ed esperto di politica croata, ha spiegato: “Il presidente ha un ruolo che gli permette di fare molto rumore e di attirare l’attenzione, ma ha pochi poteri”. Anche se Milanović è stato molto visibile come presidente, non ha avuto un grande impatto sulla politica croata.

Deutsche Welle ha riportato che “in campagna si è discusso di corruzione e dei problemi della sanità pubblica o del settore giudiziario”, temi sui quali il presidente può avere opinioni ma non può intervenire direttamente. Davor Gjenero, politologo croato, ha affermato che questa campagna dimostra come eleggere il presidente della Repubblica con voto diretto non sia molto utile a causa dei poteri limitati del presidente stesso. Ha suggerito che potrebbe essere meglio pensare a un sistema di elezione indiretta.

I seggi chiuderanno alle sette di sera e la Commissione elettorale statale comunicherà i primi risultati alle otto. Per essere eletto al primo turno è necessario ottenere la maggioranza assoluta. Anche se ci sono possibilità che Milanović possa riuscirci, queste rimangono remote. Se nessun candidato ottiene la maggioranza assoluta, i due candidati con il maggior numero di voti parteciperanno al secondo turno previsto per il 12 gennaio.