Il piano per combattere l’evasione fiscale nel 2025 utilizzando strumenti tecnologici avanzati

Il Ministero dell’Economia ha annunciato un piano per combattere l’evasione fiscale nel 2025, utilizzando strumenti tecnologici avanzati, l’analisi dei dati e una maggiore cooperazione con altri Paesi

Il piano per combattere l’evasione fiscale nel 2025 utilizzando strumenti tecnologici avanzati

Il Ministero dell’Economia ha annunciato un piano dettagliato per combattere l’evasione fiscale nel 2025, utilizzando strumenti tecnologici avanzati, l’analisi dei dati e una maggiore cooperazione con altri Paesi. Questo piano è stato presentato dal Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, attraverso un atto di indirizzo reso pubblico proprio durante le festività natalizie. Il piano mira a rendere più efficiente la raccolta delle tasse, garantendo una maggiore equità per tutti i contribuenti.

La fatturazione elettronica

Uno dei punti principali del piano riguarda la fatturazione elettronica, già in uso da diversi anni e considerata uno degli strumenti fondamentali per combattere l’evasione fiscale. Questo sistema permette di tracciare ogni transazione commerciale in modo digitale, rendendo più difficile per chiunque nascondere i propri ricavi al fisco.

Il Ministero ha ottenuto dall’Unione Europea l’autorizzazione per estendere l’obbligo della fatturazione elettronica fino al 31 dicembre 2027. Ciò significa che tutte le fatture scambiate tra aziende private continueranno a essere inviate in formato elettronico attraverso il Sistema di Interscambio (SdI).

I dati raccolti tramite la fatturazione elettronica vengono archiviati in un vasto database gestito da Sogei, un’azienda pubblica che si occupa di tecnologia e gestione delle informazioni fiscali. Questo database contiene informazioni provenienti da ben 199 banche dati, che il fisco utilizza per analizzare, confrontare e identificare eventuali irregolarità o comportamenti sospetti.

Pagamenti elettronici e registratori di cassa

Un’altra misura chiave riguarda l’obbligo di collegare i terminali per i pagamenti elettronici, come i Pos, ai registratori di cassa. Questo sistema, che entrerà pienamente in vigore nel 2026, è stato progettato per eliminare le discrepanze tra i pagamenti effettuati con carte di credito o bancomat e gli scontrini emessi. In questo modo, si punta a ridurre la possibilità di frodi o di dichiarazioni parziali dei ricavi da parte di commercianti e professionisti.

Cooperazione internazionale e monitoraggio delle criptovalute

Per affrontare l’evasione fiscale che supera i confini nazionali, il Ministero intende rafforzare la collaborazione con le autorità fiscali di altri Paesi. Questo avverrà attraverso lo scambio di informazioni fiscali e l’adozione di regole comuni per contrastare fenomeni come il riciclaggio di denaro e l’uso illecito delle criptovalute.

Le criptovalute, infatti, rappresentano un settore complesso e spesso sfruttato per nascondere guadagni illeciti. Per questo motivo, il fisco italiano sta sviluppando strumenti specifici per monitorare le transazioni effettuate con valute digitali e per collaborare con le autorità fiscali di altre nazioni. L’obiettivo è identificare e sanzionare chi utilizza le criptovalute per evadere le tasse.

E-commerce e frodi fiscali online

Un’altra area di interesse è il commercio elettronico, un settore in forte crescita ma anche caratterizzato da numerose zone grigie dal punto di vista fiscale. Il Ministero prevede di utilizzare strumenti avanzati per l’analisi dei dati, come il Cesop (Central Electronic System of Payment Information), per controllare le transazioni online e rilevare eventuali anomalie. Questo sistema consentirà di individuare più facilmente le frodi legate all’IVA e di garantire che anche il commercio online contribuisca in modo equo al sistema fiscale.

Obiettivi del piano

Questo piano per il 2025 punta a modernizzare il sistema fiscale italiano, sfruttando le nuove tecnologie per rendere più difficile l’evasione e per assicurare una maggiore equità nel pagamento delle tasse. L’idea è quella di creare un sistema più trasparente e giusto, dove tutti i cittadini e le imprese contribuiscano in modo proporzionato e corretto al bene comune.

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