Il Parlamento europeo vota per la nomina dell’italiana Bruna Szego a presidente della nuova Autorità antiriciclaggio e al finanziamento del terrorismo dell’Unione Europea

Il Parlamento europeo ha votato per la nomina di Bruna Szego a presidente della nuova Autorità antiriciclaggio e al finanziamento del terrorismo dell’Unione Europea, nota come Amla. Bruna Szego, che attualmente dirige l’unità di vigilanza e regolamentazione antiriciclaggio presso la Banca d’Italia, ha ottenuto un ampio consenso durante la votazione, ricevendo 569 voti favorevoli, 20 contrari e 61 astensioni in una votazione che si è svolta a scrutinio segreto

Il Parlamento europeo, riunito a Strasburgo, ha votato per la nomina di Bruna Szego a presidente della nuova Autorità antiriciclaggio e al finanziamento del terrorismo dell’Unione Europea, nota come Amla. Bruna Szego, che attualmente dirige l’unità di vigilanza e regolamentazione antiriciclaggio presso la Banca d’Italia, ha ottenuto un ampio consenso durante la votazione, ricevendo 569 voti favorevoli, 20 contrari e 61 astensioni in una votazione che si è svolta a scrutinio segreto.

Bruna Szego ha espresso la sua convinzione riguardo all’importanza dell’Amla nella lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. Durante un’audizione nelle commissioni congiunte Econ e Libe, aveva affermato: “Sono davvero convinta che Amla, se adeguatamente istituita, sarà un punto di svolta nella lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo e, se nominata, credo che potrete fare affidamento non solo sulla mia esperienza e capacità, ma anche sul mio sincero impegno per garantire che Amla diventi pienamente operativa in modo tempestivo e adempia al proprio mandato”.

Szego ha anche riconosciuto le sfide che dovrà affrontare nel suo nuovo ruolo. Ha dichiarato: “Sono consapevole che sarà impegnativo, con così tante questioni da affrontare e un punto di partenza così frammentato, e sento profondamente la responsabilità che mi assumerò come presidente”. Ha aggiunto: “Credo anche che la posta in gioco sia alta. Disporre di un solido sistema per la lotta al riciclaggio è fondamentale per la crescita, la prosperità e il benessere dei cittadini europei”, auspicando un “dialogo continuo” con gli europarlamentari.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha espresso soddisfazione per la nomina di Bruna Szego. Durante la Conferenza Nazionale dell’export e dell’internazionalizzazione delle imprese presso l’Università Bocconi di Milano, ha commentato: “È un bel successo italiano a dimostrazione che la qualità che offre Bankitalia è di buon livello. Essere garanti alla lotta al riciclaggio significa aiutare la crescita economica”.

La nuova Autorità europea per la lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo avrà sede a Francoforte. Essa è stata istituita lo scorso maggio dal Consiglio tramite regolamento e sarà operativa dalla metà del 2025. L’Amla lavorerà seguendo due linee principali: il coordinamento delle azioni delle Unità nazionali di intelligence finanziaria (Fiu), senza sostituirsi ad esse, e la vigilanza diretta su determinate entità finanziarie a rischio presenti in più Stati membri. Questo include anche i prestatori di servizi per le cripto-attività.

In caso di violazioni gravi delle normative antiriciclaggio, l’Amla avrà il potere di imporre sanzioni pecuniarie. Inoltre, l’Autorità dovrà creare un meccanismo integrato con i supervisori nazionali negli Stati membri per garantire che i soggetti obbligati rispettino le loro responsabilità.

Infine, l’Amla avrà un ruolo importante nel processo di armonizzazione normativa europea nel suo campo d’azione. Ciò comporterà l’integrazione dell’AML package e delle leggi comunitarie in materia di AML/CFT attraverso norme tecniche di regolamentazione e attuazione, linee guida, opinioni e orientamenti. Per completare la nomina definitiva di Bruna Szego è necessario ancora un passaggio: il sostegno di una maggioranza qualificata del Consiglio europeo, previsto per gennaio.