Notizia dell’ultima ora: Il ministro Nordio: giudici non possono criticare le leggi e i politici non possono criticare le sentenze
15 GIUGNO 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – Il ministro Nordio ha criticato la tendenza della politica italiana a cedere alle pressioni della magistratura nella formazione delle leggi, definendo tale situazione inaccettabile. Ha sottolineato che i magistrati non possono criticare le leggi così come i politici non possono criticare le sentenze. Secondo il ministro, il governo propone e il Parlamento decide, rispettando il principio della democrazia e senza interferenze. Nordio ha espresso il rammarico che Silvio Berlusconi non possa assistere al primo passo verso una riforma radicale in senso garantista. Ha sottolineato che l’abuso d’ufficio è stato oggetto di diverse modifiche per circoscriverne i limiti, ma le iscrizioni nel registro degli indagati e le informazioni di garanzia continuano a rappresentare una paura che impedisce ai sindaci e agli amministratori di firmare documenti, con conseguenze economiche negative per i cittadini. L’Associazione Nazionale Magistrati (ANM) ha ribadito le sue critiche all’eliminazione del reato di abuso d’ufficio. Il presidente Giuseppe Santalucia ha sottolineato che la riforma del 2020 punisce la violazione dolosa della legge e non di altre norme, affermando che un comportamento di questo tipo non può sfuggire alla norma penale. Secondo Santalucia, l’abrogazione del reato non fermerà le indagini su questo tipo di condotte, ma richiederà ai pubblici ministeri di trovare altre norme per far luce su quanto accaduto. Il presidente dell’ANM ha anche sollevato dubbi sulla costituzionalità dell’eliminazione del potere di appello del pubblico ministero contro le sentenze di assoluzione per reati non particolarmente gravi, contenuta nel ddl Nordio, affermando che si crea uno sbilanciamento a svantaggio dell’accusa pubblica.
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