Martedì 9 aprile si è verificata un’esplosione presso la centrale idroelettrica di Bargi, situata nel bacino di Suviana, sull’Appennino bolognese. Il bilancio è 3 morti, 5 gravemente feriti e 4 dispersi
Martedì 9 aprile si è verificata un’esplosione presso la centrale idroelettrica di Bargi, situata nel bacino di Suviana, sull’Appennino bolognese. La struttura è di proprietà di Enel. Secondo le informazioni fornite dalla prefettura di Bologna, il bilancio attuale riporta la morte di tre persone, mentre altre cinque sono rimaste gravemente ferite e quattro risultano ancora disperse. Inizialmente, la prefettura aveva riportato la morte di quattro individui.
Video della centrale
Esplosione centrale Bargi, l’impianto visto dall’altra sponda del lago
La centrale idroelettrica vista dalla sponda opposta del lago di Suviana nella mattinata di mercoledì 10 aprile. In volo sul bacino anche un elicottero.
La centrale di Bargi e il lago di Suviana visti dall’alto
Le immagini della centrale idroelettrica di Bargi e del lago di Suviana realizzate nella mattinata di mercoledì 10 aprile dalle alture che circondano il bacino al confine tra Emilia Romagna e Toscana.
Esplosione centrale Bargi: le operazioni dei sommozzatori
Nella mattina del 10 aprile 2024 sono in corso anche le operazioni dei sommozzatori della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco sul lago di Suviana, in prossimità della centrale idroelettrica Bargi, dove martedì 9 aprile un’esplosione ha causato la morte di tre operai.
Lago di Suviana: le immagini dal drone in volo sulla diga
Il drone in volo sul Lago di Suviana, situato nell’Appennino bolognese. Nel pomeriggio del 9 aprile 2024 la centrale idroelettrica che si affaccia sul bacino è stata interessata da un’esplosione che ha causato morti e feriti gravi tra gli operai impegnati in alcune operazioni di manutenzione.
Esplosione nella centrale idroelettrica, continua viavai mezzi vigili del fuoco e forze di polizia
Prosegue incessante anche nella mattinata di mercoledì 10 aprile il viavai di mezzi di vigili del fuoco, forze di polizia e Protezione civile lungo la strada d’accesso alla centrale idroelettrica di Bargi, sulle sponde del lago di Suviana. Dopo l’esplosione avvenuta all’interno dell’impianto nel pomeriggio di martedì 9 aprile, sono ancora in corso le ricerche dei quattro operati ancora dispersi.
Esplosione alla centrale idroelettrica Bargi: il drone sorvola la struttura
In video le immagini del drone che sorvola il lago di Suviana e la centrale idroelettrica di Bargi, nel Bolognese, dove nel pomeriggio del 9 aprile un’esplosione ha causato 3 morti, 5 feriti e 4 dispersi.
Esplosione centrale idrolettrica Bargi, montate le torri faro: ricerche tutta la notte
Proseguono anche nel corso della notte le operazioni dei soccorritori presso la centrale idroelettrica di Bargi nel bacino di Suviana, dopo la drammatica esplosione che si è verificata nel pomeriggio.
Lago di Suviana, si cercano i dispersi dell’esplosione alla centrale idroelettrica
Sono ancora in corso le ricerche dei dispersi dell’esplosione avvenuta all’interno della centrale idroelettrica di Bargi, sul lago di Suviana, nel bolognese. Il bilancio provvisorio è di tre morti.
Interviste
Esplosione Bargi, capo sommozzatori VVF: “Presenti 18 unità sul posto”
“Attualmente abbiamo 18 unità sommozzatori presenti sul posto, le nostre turnazioni sono in sessioni di circa due ore.” A fornire i dettagli delle operazioni è stato Giuseppe Petrone, responsabile nazionale del servizio sommozzatori dei Vigili del fuoco, durante la seconda conferenza stampa organizzata alla centrale idroelettrica di Bargi nella giornata di giovedì 11 aprile per fare il punto sulle ricerche delle persone ancora disperse dopo l’esplosione e sul lavoro dei soccorritori. “Rispetto al pelo libero dell’acqua stiamo facendo immersioni tra i sette e i nove metri,” ha aggiunto Petrone.
Esplosione centrale, direttore operativo Protezione civile: “Massima attenzione verso i familiari”
“Il nostro massimo sforzo e la nostra massima attenzione è verso i familiari delle vittime. Noi abbiamo chiesto loro di essere qui, hanno chiaramente un’assistenza da parte di psicologi, volontari psicologi e responsabili regionali di supporto psicologico. Con loro abbiamo incontri cadenzati per evitare che possano sentirsi in carenza di informazioni. Li informiamo dettagliatamente di tutte quelle che sono le campagne dei colleghi del corpo nazionale dei vigili del fuoco e dei sommozzatori all’interno del pozzo. Loro sono i primi ad avere le informazioni dei recuperi.” Lo ha detto Luigi D’Angelo, Direttore operativo per il coordinamento delle emergenze del Dipartimento Protezione Civile, durante la seconda conferenza stampa organizzata alla centrale idroelettrica di Bargi per fare il punto sulle ricerche delle persone ancora disperse dopo l’esplosione e sul lavoro dei soccorritori.
Esplosione centrale Bargi, comandante Vvf Bologna: “Chi era dentro ha provato a scappare”
“Ci sono state persone che sono riuscite a scappare, ci sono stati degli eventi che hanno dato possibilità di movimento alle persone, non c’è stato un evento istantaneo che ha impedito loro di tentare una via di fuga. Secondo quello che è successo, secondo dove abbiamo trovato le prime vittime, secondo le persone rimaste ferite ma salve, è verosimile che tutti abbiano avuto la possibilità di muoversi dal loro posto di lavoro, verosimile che chi era dentro un tentativo di evacuazione l’ha compiuto”. Così Calogero Turturici, comandante provinciale dei vigli del fuoco durante il secondo punto stampa della giornata alla centrale idroelettrica di Bargi, dove il 9 aprile un’esplosione ha causato la morte di almeno 5 operai.
Esplosione centrale, sommozzatori Gdf: “La struttura sembra integra”
“Abbiamo fatto un’ispezione nella parete principale per verificare l’integrità della struttura, oltre a un’ispezione più verso il centro del bacino per controllare le dighe di aspirazione e scarico della centrale. La struttura visivamente non presenta nessuna problematica, sembra integra al 100%”. Così il luogotenente Giovanni Cirmi, comandante dei sommozzatori della Guardia di Finanza di Rimini, dopo le ispezioni alla centrale idroelettrica di Bargi, nel Bolognese, dove nel pomeriggio del 9 aprile si è verificata un’esplosione che ha causato la morte di almeno 3 operai.
Esplosione lago di Suviana, Cari (VVF): “ricerche tra 8° e 9° piano”
“Non abbiamo indicazioni, stiamo cercando all’ottavo e nono piano, ma non abbiamo punti precisi dove cercare.” E’ uno degli aggiornamenti forniti alla stampa dal portavoce del corpo nazionale dei vigili del fuoco, Luca Cari, attorno alle 11:00 di mercoledì 10 aprile a proposito delle ricerche delle persone disperse nella centrale idroelettrica di Bargi dopo l’esplosione avvenuta nell’impianto sul lago di Suviana.
Esplosione centrale idroelettrica Bargi, parla moglie di un lavoratore: “ha sentito uno scoppio”
“Mio marito era fuori con altri due suoi colleghi, hanno visto questa fiammata e poi il fumo. Ha sentito uno scoppio.” E’ la testimonianza di Emilia Ferdighini, moglie di Pierfrancesco Firenze, dipendente di Enel originario di La Spezia che lavora nella centrale idroelettrica di Bargi, sul lago di Suviana, dove nel pomeriggio di martedì 9 aprile è avvenuta un’esplosione che ha causato la morte di tre persone e dopo la quale risultano dispersi altri quattro lavoratori. Nell’incidente, Firenze non è rimasto ferito.
Esplosione centrale Bargi, Vvf: “Sommozzatori hanno visibilità zero”
“Non chiudiamo alla speranza ma la situazione che vediamo oggettivamente non ci fa sperare molto”. A dirlo il portavoce del corpo nazionale dei vigili del fuoco, Luca Cari, rispondendo a chi gli chiedeva se fosse possibile ancora trovare dei superstiti dopo l’esplosione del pomeriggio di ieri, martedì 9 aprile, alla centrale idroelettrica di Bargi, nel Bolognese. “L’area ha subito un’esplosione, un incendio, un crollo e poi un allagamento” precisa Cari, che aggiunge “ora i sommozzatori in acqua hanno visibilità zero”.
Esplosione centrale Bargi, Vvf: “Non sappiamo ancora da dove arriva l’acqua”
“Non sappiamo da dove arriva l’acqua, probabilmente dalla conduttura che è sopra a monte e che lentamente si sta svuotando”. Così il portavoce del corpo nazionale dei vigili del fuoco, Luca Cari, in una dichiarazione alla stampa a margine delle operazioni senza sosta dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine dopo l’esplosione del 9 aprile alla centrale idroelettrica di Bargi: “Se avremo conferma che effettivamente è quella conduttura che continua a scaricare acqua, e finita quella non ci sono altri pericoli, i sommozzatori potranno lavorare in maggiore sicurezza, seppure in uno scenario difficile e complesso”.
Esplosione centrale Bargi, i soccorsi cercano una via d’accesso subacquea
Sono in corso le operazioni dei carabinieri e dei vigili del fuoco all’interno della centrale idroelettrica di Bargi, in prossimità del lago di Suviana, dove un’esplosione ha causato la morte di almeno 3 operai. Grazie a un drone subacqueo i carabinieri stanno “ispezionando delle grate per supportare i vigili del fuoco e capire se si possono in parte smontare, per valutare l’ingresso all’interno della struttura da quella via, che normalmente era la via di uscita dell’acqua dall’impianto” spiega il luogotenente carica speciale Duilio Lenzini, della sezione addestramento dei carabinieri subacquei di Genova. Un drone di piccole dimensioni permetterebbe un’ispezione dell’interno della centrale, consentendo l’intervento in sicurezza degli operatori sul posto. “Ai familiari dei dispersi è stato fornito, da parte della Prefettura, un supporto psicologico – precisa Ettore Bramato, comandante provinciale dei carabinieri di Bologna – al momento c’è una struttura temporanea all’interno della centrale”.
Esplosione centrale Bargi, Fiom Cgil Emilia: “punto di non ritorno”
“Si continua a morire di lavoro, credo che sia veramente inaccettabile. E’ la cosa che proveremo anche a chiedere al ministro che farà visita qua oggi. Bisogna chiedere al governo cosa intende a fare. Credo che siamo arrivati a un punto di non ritorno.” A dirlo è Primo Sacchetti della Fiom Cgil Emilia Romagna parlando dell’esplosione alla centrale idroelettrica di Bargi dall’ingresso dell’impianto dove è atteso l’arrivo del ministro del Lavoro, Marina Calderone.
Esplosione alla centrale idroelettrica di Bargi, il sindaco di Camugnano: “Oggi lutto cittadino”
“Abbiamo già avviato per oggi il lutto cittadino e vedremo di dare sostegno e conforto alle famiglie che hanno subito il lutto”. Così Marco Masinara, sindaco di Camugnano, il giorno dopo l’esplosione alla centrale idroelettrica di Bargi sul bacino di Suviana, che ha causato la morte di almeno tre operai: “Si tratta di una diga storica per la nostra comunità, ha 50 anni, e ha dato tanto lavoro alle persone del luogo. Siamo di fronte a una situazione molto grave e complicata – prosegue il primo cittadino – il tempo ci dirà quanto ci vorrà per riprendere la produzione e quanti danni ci sono all’interno della centrale”. “E’ una circostanza così grave che segnerà per sempre la storia di entrambi i Comuni, noi siamo disponibili a qualsiasi tipo di collaborazione – spiega Marco Aldrovandi, sindaco di Castel di Casio, piccolo Comune vicino a Camugnano – non conoscevo nessuno degli operai che hanno perso la vita ma il dispiacere è ancora più grande perché erano persone che erano venute qui a lavorare”.
Esplosione nella centrale idroelettrica di Bargi, portavoce VVF Luca Cari: “ci si muove a fatica”
“C’è acqua, quindi ci si muove a fatica. In acqua visibilità zero. E’ una situazione difficile, ma questo è un momento di studio della situazione insieme ai tecnici dell’Enel. Dobbiamo capire da dove sta entrando l’acqua e cosa può accadere.” A dirlo Luca Cari, portavoce del corpo nazionale dei vigili del fuoco, attorno alle 8:30 di mercoledì 10 aprile, dando un aggiornamento sulle ricerche degli operai dispersi nella centrale idroelettrica di Bargi, sul lago di Suviana, dopo l’esplosione avvenuta nell’impianto nel pomeriggio di martedì 9 aprile.
Suviana, Protezione Civile Emilia Romagna: “stiamo coadiuvando i vigili del fuoco”
“Abbiamo montato le torri faro, le operazioni vanno avanti. E’ necessario andare avanti tutta la notte. Come sistema di protezione civile stiamo coadiuvando i vigili del fuoco. Siamo di fronte a una tragedia che ci colpisce”. Così Irene Priolo, delegata regionale della Protezione Civile dell’Emilia Romagna.
Suviana, Luca Cari (VVF): “scenario molto complesso, al lavoro squadre Usar e sommozzatori”
“L’esplosione di un trasformatore al piano -8 ha provocato oltre all’incendio anche il crollo parziale del solaio. Le squadre di ricerca Usar stanno cercando sotto le macerie. I sommozzatori stanno operano al piano -9 dove serve immergersi. Una situazione molto molto complessa.” Così Luca Cari, portavoce del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco.
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