I motivi che hanno portato all’esonero di De Rossi dalla Roma

Daniele De Rossi è stato esonerato dalla Roma dopo una serie di risultati negativi e divergenze interne che hanno portato alla fine del suo incarico come allenatore

I motivi che hanno portato all'esonero di De Rossi dalla Roma

Daniele De Rossi è stato esonerato dalla Roma dopo una serie di risultati negativi e divergenze interne che hanno portato alla fine del suo incarico come allenatore. La sua avventura sulla panchina giallorossa si è conclusa dopo appena quattro partite, in cui la squadra ha raccolto solo tre punti e segnato due gol. L’esonero è arrivato subito dopo la sconfitta contro il Genoa, in cui un gol segnato da De Winter al 96′ minuto ha determinato il risultato finale. De Rossi, che aveva rinnovato il contratto meno di due mesi prima, sperava in un progetto a lungo termine, come indicato nel comunicato ufficiale del club: “Non potremmo essere più felici di costruire un progetto a lungo termine con Daniele”. Tuttavia, quella speranza si è rapidamente infranta.

Uno dei principali motivi dell’esonero riguarda le divergenze tra De Rossi e la dirigenza sul mercato estivo. L’allenatore aveva espresso il desiderio di portare alla Roma l’attaccante marocchino En-Nesyri, in forza al Siviglia, ma il direttore sportivo Ghisolfi aveva altre idee. De Rossi era riuscito a convincere Ghisolfi a trattare con il Siviglia, e sembrava che l’affare fosse vicino alla chiusura. Tuttavia, al momento di finalizzare l’accordo, il telefono del dirigente giallorosso rimase muto, e l’attaccante marocchino finì per trasferirsi al Fenerbahçe, allenato da José Mourinho. Questo episodio ha rappresentato una delle prime frizioni tra De Rossi e la dirigenza.

Anche la gestione di Tiago Djalo, difensore in uscita dalla Juventus, ha creato tensioni. Ghisolfi aveva trattato e concluso l’acquisto del giocatore, ma senza il pieno consenso di De Rossi, che preferiva altri profili. Djalo, dopo aver completato i test fisici, ha fatto dietrofront e ha scelto di tornare alla Juventus, che lo ha successivamente girato in prestito al Porto. De Rossi avrebbe invece voluto puntare su Loic Badé del Siviglia, ma la trattativa è saltata per una differenza di 2 milioni di euro tra l’offerta della Roma e la richiesta del club spagnolo.

Un altro episodio che ha contribuito alla fine del rapporto tra De Rossi e la Roma è stato uno scontro fisico con Bryan Cristante. Nei giorni finali del mercato, prima della partita contro la Juventus, i due sono arrivati alle mani durante un confronto acceso a Trigoria, il centro sportivo della Roma. Lo staff tecnico e alcuni giocatori sono intervenuti per separarli. Dopo quell’episodio, si sono diffuse voci di un possibile trasferimento di Cristante, che però alla fine è rimasto alla Roma. L’incidente ha aumentato le tensioni interne, e in società si è iniziato a considerare l’idea di esonerare l’allenatore.

Nonostante le aspettative di un progetto a lungo termine, l’esperienza di De Rossi alla guida della Roma si è conclusa inaspettatamente e rapidamente, con appena 360 minuti giocati e un addio che ha lasciato l’amaro in bocca a tutti.

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