Gli italiani pagano (di tasca propria) 1/4 della spesa sanitaria nazionale

Secondo i dati della Ragioneria dello Stato, in 6 anni, la spesa “out of pocket” (quella pagata dagli italiani di tasca propria e non rimborsata dal Servizio Sanitario Nazionale) è cresciuta del 43%, passando da 28,13 miliardi del 2016 a 40,26 miliardi nel 2022

Gli italiani pagano (di tasca propria) 1/4 della spesa sanitaria nazionale
La spesa sanitaria pesa in maniera sempre più diretta sul portafoglio dei cittadini italiani. A testimoniarlo sono i dati pubblicati dalla Ragioneria dello Stato in un nuovo rapporto, che delineano uno scenario estremamente eloquente sulle criticità della sanità pubblica nel nostro Paese.

In soli 6 anni, infatti, la spesa “out of pocket” (cioè quella pagata dagli italiani di tasca propria e non rimborsata dal Servizio Sanitario Nazionale) è cresciuta addirittura del 43%, passando dai 28,13 miliardi del 2016 alla cifra monstre di 40,26 miliardi nel 2022: circa un quarto della spesa sanitaria totale. Solo nell’ultimo anno, in Italia questa voce ha registrato un’impennata dell’8,3%.

Esaminando le variazioni percentuali, si può attestare che a crescere in maniera assai significativa rispetto al 2021 sono state in particolare le spese relative all’acquisto di farmaci e alle cure psicologiche.

Nel dettaglio, nel 2022 gli italiani hanno speso:

  • 12 miliardi per i farmaci (+9% sul 2021);
  • 3 miliardi di ticket;
  • 2,4 miliardi dall’ottico;
  • 1 miliardo per lo psicologo (addirittura +14,9% sul 2021).

La spesa sanitaria a carico dei privati è cresciuta su tutto il territorio nazionale, andando in doppia cifra a livello percentuale nella provincia autonoma di Bolzano (+17,5%), in Molise (+14,1%), nella Provincia autonoma di Trento (+12,8%) e in Sardegna (10,9%).

Questi dati confermano la tendenza in atto da diversi anni, che vede la spesa sanitaria privata in Italia aumentare sempre più, a scapito di quella pubblica.

Le ragioni di questa tendenza sono molteplici, e includono:

  • La riduzione dei finanziamenti pubblici alla sanità;
  • La crescente complessità delle cure mediche, che rende più difficile l’accesso alle prestazioni gratuite del Servizio Sanitario Nazionale;
  • L’aumento dell’aspettativa di vita, che comporta un maggiore ricorso alle cure sanitarie.

La crescita della spesa sanitaria privata ha un impatto negativo sulla salute dei cittadini, in quanto può limitare l’accesso alle cure, soprattutto per le persone più vulnerabili.

Inoltre, la crescente privatizzazione della sanità può avere un impatto negativo anche sulla qualità delle cure, in quanto le strutture private sono spesso meno controllate da parte delle autorità pubbliche.

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