In Mozambico, si sono svolte nuove proteste in seguito alla conferma della vittoria del Fronte di Liberazione del Mozambico, noto come Frelimo, da parte della Corte costituzionale del paese. Questa conferma riguarda i risultati delle elezioni generali e presidenziali che si sono tenute nel mese di ottobre
In Mozambico, si sono svolte nuove proteste in seguito alla conferma della vittoria del Fronte di Liberazione del Mozambico, noto come Frelimo, da parte della Corte costituzionale del paese. Questa conferma riguarda i risultati delle elezioni generali e presidenziali che si sono tenute nel mese di ottobre. Le proteste sono ricominciate lunedì, dopo che la Corte ha ufficializzato il risultato elettorale.
La decisione della Corte era attesa, ma ha riacceso le tensioni già presenti nel paese. Negli ultimi due mesi, ci sono state manifestazioni di protesta contro i risultati delle elezioni, poiché l’opposizione e diversi osservatori internazionali hanno denunciato brogli elettorali. Le opposizioni hanno contestato anche la decisione della Corte di lunedì, sottolineando che quattro dei sette giudici erano stati nominati dal Frelimo e che il presidente della Corte era stato scelto dal presidente attuale, Filipe Nyusi.
Le manifestazioni di lunedì hanno visto migliaia di persone scendere in piazza in diverse città del Mozambico. I manifestanti hanno eretto barricate nelle strade, attaccato stazioni di polizia e banche, e ci sono stati scontri con le forze dell’ordine. La polizia ha risposto utilizzando gas lacrimogeni e sparando proiettili in aria per disperdere la folla. Al momento non ci sono notizie di feriti, ma si ricorda che negli scontri avvenuti negli ultimi due mesi sono stati uccisi più di 100 manifestanti.
Secondo quanto dichiarato dalla Corte costituzionale, Daniel Chapo ha ottenuto il 65% delle preferenze, un dato inferiore al 71% inizialmente comunicato dalla Commissione elettorale nazionale. Il Frelimo ha così rafforzato la propria maggioranza in parlamento, passando da 184 a 195 seggi su un totale di 250.
I principali avversari di Chapo erano Venâncio Mondlane, un banchiere e ingegnere forestale che si presentava come indipendente ma era sostenuto dal Partito ottimista per lo sviluppo del Mozambico (Podemos), e Ossufo Momade, leader della Resistenza nazionale mozambicana (Renamo), che è storicamente il principale partito di opposizione al Frelimo.
Mondlane, secondo la Corte costituzionale arrivato secondo con circa il 24% dei voti, ha dichiarato di non riconoscere i risultati della Corte e ha continuato a parlare di brogli. Attualmente si trova in Sudafrica, dove è andato dopo che il suo assistente e il suo avvocato erano stati uccisi mentre raccoglievano documenti per contestare i risultati elettorali.