La sorella di Natasha Pugliese, deceduta a soli 23 anni durante un intervento chirurgico, ha espresso il suo dolore e la sua rabbia attraverso i social. “Abbiamo fatto Gomorra in ospedale, ma hanno ucciso mia sorella”. La famiglia e gli amici di Natasha hanno aggredito il personale sanitario del Policlinico Riuniti di Foggia
La sorella di una giovane donna, Natasha Pugliese, deceduta a soli 23 anni durante un intervento chirurgico, ha espresso il suo dolore e la sua rabbia attraverso i social media. Tatiana Pugliese ha dichiarato: «Abbiamo fatto Gomorra in ospedale, ma hanno ucciso mia sorella». La famiglia e gli amici di Natasha hanno aggredito il personale sanitario del Policlinico Riuniti di Foggia, dando vita a scene di violenza che hanno fatto il giro del web.
Tatiana ha raccontato la sua esperienza, affermando che nessuno le aveva comunicato la gravità della situazione. «Sapevamo che era un intervento delicato», ha spiegato, ma la notizia della morte è stata inaspettata. Dopo aver atteso con ansia, ha cercato di avere notizie della sorella, ma nessuno le ha risposto. Quando finalmente ha chiesto al medico se Natasha fosse morta, ha ricevuto solo un cenno. Questo ha scatenato la sua reazione: «Ho urlato e messo mani addosso a chiunque. La mia famiglia ha fatto peggio di Gomorra, perché mia sorella è stata uccisa da loro».
L’aggressione ai medici è stata violenta. Gli operatori sanitari si sono barricati in una stanza, cercando di proteggersi mentre i familiari di Natasha tentavano di sfondare la porta. Alcuni medici sono stati feriti, e una dottoressa ha riportato la frattura della mano. L’episodio è ora oggetto di indagine da parte della Procura di Foggia.
Il tema della sicurezza del personale sanitario è diventato centrale. Il giorno dopo l’aggressione, si è tenuto un incontro in Prefettura con le forze dell’ordine e il sottosegretario alla salute, Marcello Gemmato, per discutere misure da adottare. Gemmato ha espresso la sua vicinanza alla famiglia della giovane deceduta e ha condannato la violenza subita dai medici, sottolineando che tali episodi non possono essere giustificati. Ha anche annunciato che saranno valutate ulteriori misure di sicurezza per proteggere il personale sanitario.
In risposta a questi eventi, la Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale ha annunciato l’intenzione di fermare tutte le attività sanitarie per un’ora, per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla necessità di garantire la sicurezza degli operatori sanitari. La situazione ha sollevato preoccupazioni diffuse, e i sindacati hanno chiesto misure concrete per prevenire simili episodi di violenza in futuro.
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Foggia, medici e infermieri chiusi dietro una porta per la furia di 50 familiari e amici di una ragazza deceduta – Il video – Open
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