Concorsi pubblici 2024: quasi due milioni di iscritti per 228mila posti

Nel 2024, il panorama dei concorsi pubblici in Italia ha registrato un notevole incremento, con quasi due milioni di iscritti per 228.000 posti disponibili

Concorsi pubblici 2024: quasi due milioni di iscritti per 228mila posti

Nel 2024, il panorama dei concorsi pubblici in Italia ha registrato un notevole incremento, con quasi due milioni di iscritti per 228.000 posti disponibili. Questo aumento è stato influenzato dall’effetto delle pensioni, che porteranno all’uscita di un milione di dipendenti pubblici nei prossimi anni, creando la necessità di trovare 200.000 sostituti ogni anno.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) ha avuto un impatto significativo, contribuendo a un incremento dei posti disponibili, che sono passati a quasi 300.000. Rispetto al 2023, il numero totale di bandi è aumentato a 13.274, con 288.558 posti messi a disposizione, un incremento di 2,7 volte rispetto all’anno precedente. La maggior parte di questi concorsi, circa il 79%, è rivolta alle amministrazioni locali, ma i bandi della Pubblica Amministrazione centrale offrono in media un numero maggiore di posti.

Le iscrizioni al portale InPa, dedicato al reclutamento, hanno raggiunto 1,7 milioni, con una maggioranza femminile che rappresenta il 55% del totale. Il centro-sud Italia ha visto il maggior numero di iscritti, con il Lazio in testa con 188.444 iscritti, seguito dalla Campania con 175.438. Al nord, la Lombardia è la regione con il maggior numero di iscritti, raggiungendo quota 100.086.

Le recenti riforme hanno anche ridotto drasticamente il tempo necessario per le selezioni, passando da 780 a 180 giorni. Un esempio di questo è la selezione del ministero della Giustizia per l’Ufficio del processo, che ha messo a disposizione 3.946 posti a fronte di 72.901 candidature. Anche il Viminale ha aperto un concorso per 1.248 posti, ricevendo 51.421 iscrizioni.

Questa situazione di crescita nei concorsi pubblici è il risultato di una combinazione di fattori, tra cui la necessità di sostituire i dipendenti in pensione e le riforme introdotte dal Pnrr, che hanno accelerato le assunzioni nella Pubblica Amministrazione.

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