Il noto ex-Carabiniere Sergio De Caprio, meglio conosciuto come Capitano Ultimo, ha svelato il suo volto dopo 31 anni di anonimato al teatro Quirino di Roma
Il noto ex-Carabiniere Sergio De Caprio, meglio conosciuto come Capitano Ultimo, ha svelato il suo volto dopo 31 anni di anonimato al teatro Quirino di Roma. Questo gesto simbolico segna l’inizio della sua campagna elettorale per le Elezioni Europee, nella lista “Libertà” ideata da Cateno De Luca. De Caprio ha dichiarato che questa decisione di mostrarsi senza maschera è un atto d’amore, simile al suo operato come ufficiale di polizia, e intende affrontare la campagna elettorale con la stessa trasparenza.
Chi è Sergio De Caprio (Capitano Ultimo)
Il Capitano Ultimo, nato Sergio De Caprio nel 1961 a Montevarchi, in provincia di Arezzo, ha avuto una carriera di grande rilievo all’interno dei Carabinieri. Dopo aver frequentato l’Accademia Militare di Modena e la Scuola Ufficiali di Roma, De Caprio si è distinto per il suo coraggio e la sua determinazione. A soli 24 anni, nel 1985, ha arrestato i latitanti Vincenzo Puccio e Antonino Gargano, importanti esponenti della mafia siciliana, dimostrando già da giovane le sue capacità investigative.
Successivamente, De Caprio è stato trasferito a Milano, dove ha ricoperto il ruolo di capitano del Ros (Raggruppamento operativo speciale), fondando anche il Crimor, un’unità operativa anti-mafia a Palermo. Il suo più grande successo è stato l’arresto del boss mafioso Totò Riina nel 1993, un colpo decisivo contro la criminalità organizzata che lo ha reso famoso in tutto il paese.
Tuttavia, il suo operato non è stato privo di polemiche. De Caprio è stato coinvolto in un processo insieme al generale Mario Mori per presunto favoreggiamento a Cosa Nostra, ma nel 2006 sono stati entrambi prosciolti dalle accuse. Dopo aver lasciato il Ros nel 2000, De Caprio è stato assegnato al Noe (Nucleo Operativo Ecologico) dei Carabinieri a Roma, dove ha continuato ad ottenere importanti risultati, come gli arresti del presidente di Finmeccanica Giuseppe Orsi e dell’ex presidente della Regione Lazio Bruno Landi.
Il suo impegno contro la criminalità gli è valso numerosi riconoscimenti, ma anche polemiche e minacce di morte da parte della mafia. De Caprio ha vissuto sotto scorta per diversi anni, fino alla revoca avvenuta nel 2014, e solo recentemente è stato autorizzato a vivere senza protezione dopo una decisione del Tar del Lazio nel 2020.
Oltre alla sua carriera nell’Arma dei Carabinieri, De Caprio ha intrapreso anche una carriera politica e sociale. Nel 2013 è stato candidato alla Presidenza della Repubblica per Fratelli d’Italia e nel 2015 ha fondato un’associazione chiamata “Volontari Capitano Ultimo Onlus”, che si occupa del recupero e del reinserimento di minori disagiati e figli di famiglie colpite dalla criminalità.
La sua rinuncia all’onorificenza di Cavaliere della Repubblica nel 2018 è stata una mossa insolita, ma coerente con il suo carattere schietto e dedicato alla causa della giustizia. De Caprio ha sempre sottolineato il suo impegno per la lotta alla criminalità e il suo rifiuto di cercare gloria personale, preferendo lavorare per il bene della gente comune.
Oggi, Sergio De Caprio si presenta al pubblico italiano con il suo volto scoperto, pronto a intraprendere una nuova sfida nella politica europea con la lista “Libertà”. La sua storia, fatta di coraggio, dedizione e impegno sociale, continua ad ispirare e a suscitare interesse in tutta Italia.
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