Cos’è la Porta Santa?

Con l’apertura della porta di San Pietro il 24 dicembre, Papa Francesco inaugura ufficialmente l’Anno Santo. La tradizione si ripete anche nelle altre maggiori basiliche di Roma: San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le mura e Santa Maria Maggiore

Cos'è la Porta Santa?

Cos’è la Porta Santa? La Porta Santa è uno degli elementi simbolici principali legati all’Anno Santo, conosciuto anche come Giubileo. Il 24 dicembre, con l’apertura della Porta Santa nella Basilica di San Pietro, Papa Francesco inaugurerà ufficialmente il Giubileo 2025. Questo rito, che ha profonde radici nella tradizione cattolica, si ripeterà anche nelle altre tre maggiori basiliche di Roma: San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le Mura e Santa Maria Maggiore.

Il significato della Porta Santa

La Porta Santa rappresenta un “percorso straordinario” verso la salvezza, un cammino spirituale intrapreso dai fedeli che guardano a Cristo, il quale disse di sé: “Io sono la porta”. Si tratta di un accesso che viene aperto solo durante l’Anno Santo, mentre negli altri anni rimane sigillato da un muro. Questo muro è simbolo della “roccia” che, colpita, diventa fonte di salvezza, un richiamo al gesto biblico di Mosè che fece sgorgare l’acqua dalla roccia per dissetare il suo popolo.

Oltre a segnare il cammino verso la salvezza, la Porta Santa è anche simbolo di casa comune, che richiama l’immagine della Gerusalemme celeste. È un gesto che invita i fedeli a riconciliarsi con Dio e con se stessi attraverso il perdono, la speranza e l’amore divino.

La tradizione del rito

Il rito di apertura della Porta Santa ha una lunga storia. La prima testimonianza certa risale a una lettera del XV secolo, in cui si specificava che chi attraversava per tre volte la Porta della basilica lateranense riceveva “la perdonanza della colpa e della pena”.

Durante il Giubileo, il Papa percuote il muro che chiude la Porta Santa con un martelletto. Questo gesto, che segna ufficialmente l’inizio dell’Anno Santo, richiama il significato simbolico di abbattere le barriere che separano l’uomo da Dio. Dopo i colpi di martelletto, il muro viene abbattuto e la Porta viene spalancata. Alla fine del Giubileo, la Porta viene richiusa e murata nuovamente.

Le modifiche al rito nel corso degli anni

Nel corso del tempo, il rito di chiusura ha subito alcune modifiche. Ad esempio, nel Natale del 1975, Papa Paolo VI introdusse un cambiamento importante: non utilizzò più cazzuola e mattoni per iniziare la ricostruzione del muro, ma si limitò a chiudere i battenti della Porta di bronzo. Questo gesto voleva spostare l’attenzione dal muro alla Porta stessa. Da allora, le Porte Sante non sono più state murate all’esterno, ma solo internamente, dietro i battenti. All’interno del muro vengono inserite tradizionalmente una cassetta con monete e una pergamena che attestano la chiusura dell’Anno Santo. I mattoni utilizzati per costruire il muro portano inciso il nome del Papa che ha aperto e chiuso il Giubileo.

Il Giubileo straordinario del 2015

Un evento particolare è avvenuto l’8 dicembre 2015, quando Papa Francesco inaugurò il Giubileo straordinario della Misericordia. In quell’occasione, Bergoglio diede una svolta al suo pontificato modificando il calendario tradizionale del Giubileo, che normalmente si tiene ogni 25 anni. Dopo i tre colpi di martello, fu abbattuto il muro che sigillava la Porta Aurea della basilica di San Pietro, gesto che avremmo dovuto vedere solo nel 2025. La Porta Santa venne poi richiusa e murata il 20 novembre 2016.

Le altre Porte Sante di Roma

Oltre alla Basilica di San Pietro, ogni Giubileo prevede l’apertura delle Porte Sante delle altre tre grandi basiliche romane. Nel 2025, Papa Francesco aprirà la Porta Santa della Basilica di San Giovanni in Laterano il 29 dicembre, proseguendo una tradizione iniziata nel 1423 da Papa Martino V. Successivamente, il 1° gennaio, sarà il turno della Porta Santa di Santa Maria Maggiore, mentre il 5 gennaio verrà aperta quella della Basilica di San Paolo fuori le Mura.

Chi attraverserà queste Porte Sante, come scritto da Papa Francesco nella bolla papale Misericordiae Vultus, “potrà sperimentare l’amore di Dio che consola, perdona e dona speranza”. Nel 2025, l’apertura della Porta Santa nella basilica di San Giovanni in Laterano segnerà l’inizio del Giubileo in tutte le diocesi del mondo.

Una Porta Santa speciale per il carcere di Rebibbia

Un gesto nuovo e carico di significato sarà l’apertura di una quinta Porta Santa, che per la prima volta non si troverà in una basilica o in una chiesa, ma all’ingresso del carcere romano di Rebibbia. Questo avverrà il 26 dicembre 2025 e rappresenterà un simbolo di inclusione e vicinanza della Chiesa verso coloro che vivono situazioni di sofferenza e isolamento.

La prima Porta Santa aperta in Africa

Un altro momento storico legato alle Porte Sante si è verificato il 29 novembre 2015, quando Papa Francesco annunciò che la prima Porta Santa del Giubileo della Misericordia sarebbe stata aperta a Bangui, nella Repubblica Centrafricana. Questo gesto voleva essere un segno di vicinanza della Chiesa a una nazione colpita da gravi difficoltà, oltre che un segno della visione globale del pontificato di Bergoglio.

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