L’applicazione permette agli automobilisti di richiedere rimborsi per ritardi causati dalla presenza di cantieri o lavori in corso sulla rete autostradale di Aspi
Free to X, l’app per i rimborsi da ritardi causati da cantieri e lavori. Dal 15 settembre 2021 gli automobilisti che subiscono ritardi in autostrada a causa di lavori in corso o cantieri attivi, sui percorsi gestiti dalla società Aspi, potranno essere rimborsati.
L’app Free to X, progettata da Autostrade per l’Italia, è già disponibile per dispositivi Apple e Android e consentirà di ottenere ristori dal 25 al 100% del prezzo di viaggio pagato dagli utenti.
Il sistema sarà in grado di ricevere richieste di rimborso, ma i versamenti saranno effettuati dal gennaio 2022. Infatti, gli ultimi mesi dell’anno in corso serviranno a sperimentare la piattaforma per valutare eventuali correttivi da apportare all’applicazione. Quindi, dal 15 settembre al 31 dicembre 2021 i rimborsi saranno accumulati in una sorta di portafoglio elettronico dell’app e potranno essere erogati a partire dall’inizio del prossimo anno.
In quali casi si può ottenere il rimborso
I rimborsi saranno previsti solo per lavori in corso e cantieri che impattano sulla fluidità del traffico, causando una riduzione delle corsie disponibili in autostrada (è il caso di un cantiere che riduce le corsie disponibili da 3 a 2). Non è previsto nessun rimborso nel caso in cui i lavori si svolgano sulla corsia di emergenza, né per rallentamenti e traffico intenso dovuti a incidenti, particolari condizioni meteo, manifestazioni o a eventi non imputabili ad Aspi.
Dovranno sussistere 2 condizioni:
- Il cliente, durante il percorso, dovrà aver incontrato almeno un cantiere che abbia causato il ritardo;
- Il ritardo di viaggio dovrà essere superiore a quello standard che Autostrade ha calcolato considerando una velocità di percorrenza media di 100 Km/h per i veicoli leggeri e di 70 Km/h per quelli pesanti.
Come funziona Free to X
Una volta scaricata l’app Free to X, il sistema chiederà all’utente di selezionare la modalità con cui solitamente paga il pedaggio autostradale.
Se l’utente seleziona sistemi telematici (come Telepass), l’app gestirà tutto in autonomia e l’automobilista non dovrà inoltrare nessuna richiesta: sarà la stessa app a inviare una notifica di avviso del diritto al rimborso e l’utente dovrà semplicemente accettare o rifiutare.
Se l’utente è solito pagare il pedaggio al casello (in contanti o con carta) dovrà inoltrare una richiesta di rimborso. L’applicazione chiederà di fotografare le ricevute di ingresso e di uscita dal casello per verificare l’attendibilità della richiesta.
Per entrambi i metodi, il sistema risponderà tra le 24 e le 48 ore successive alla segnalazione e in caso di accoglimento della richiesta di rimborso chiederà all’utente di fornire i dati su cui erogare la somma ottenuta e un documento di riconoscimento.
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