I giganti dell’intelligenza artificiale collaborano con il Pentagono?

Le grandi aziende tecnologiche (come Meta e OpenAI) stanno rafforzando i loro legami con il Dipartimento della Difesa americano, avviando progetti basati sull’intelligenza artificiale e modificando le loro politiche interne per adattarsi a questa collaborazione

I giganti dell’intelligenza artificiale collaborano con il Pentagono?

I giganti dell’intelligenza artificiale collaborano con il Pentagono? Le grandi aziende tecnologiche, da Meta a OpenAI, stanno rafforzando i loro legami con il Dipartimento della Difesa americano, avviando progetti basati sull’intelligenza artificiale (AI) e modificando le loro politiche interne per adattarsi a questa collaborazione.

Negli ultimi anni, le strade dell’AI e della difesa si sono avvicinate sempre di più. Due anni fa, un saggio intitolato Investire nel dinamismo americano, pubblicato dal fondo di venture capital Andreessen Horowitz, invitava il mondo tecnologico ad aprirsi alla collaborazione con il settore della difesa, descrivendola come una scelta strategica e patriottica. Questo appello ha segnato un momento di svolta, incoraggiando il dialogo tra Silicon Valley e governo americano.

Il nuovo approccio delle aziende tech

Oggi, con l’intelligenza artificiale in piena evoluzione, molte aziende tecnologiche hanno rivisto le loro posizioni precedenti e stanno lavorando attivamente con il Dipartimento della Difesa. Tra queste ci sono Meta, Google, OpenAI, Anthropic e startup come Gladstone AI e Scale AI. Questi colossi dell’innovazione stanno sviluppando strumenti avanzati di AI che potrebbero essere utilizzati per migliorare la sicurezza nazionale.

  • Esempio significativo: OpenAI ha modificato le sue limitazioni etiche nei rapporti con il settore militare.
  • Cambiamento di rotta: Meta ha limitato l’uso del modello Llama alle applicazioni legate alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti.
  • Collaborazione: Anthropic sta lavorando con Palantir per analizzare dati governativi.
Un rapporto sempre più stretto

Secondo Klon Kitchen, direttore generale di Beacon Global Strategies, il rapporto tra aziende tecnologiche e governo americano è in evoluzione. “Non è mai stato vero che la Silicon Valley e il governo fossero completamente separati”, spiega Kitchen. “C’è sempre stato un dialogo, ma oggi c’è una maggiore consapevolezza reciproca: le aziende tech sono diventate stakeholder, partner a pieno titolo del governo, e questa collaborazione è vista come necessaria da entrambe le parti”.

Esempio concreto: Defense Llama, un modello sviluppato da Scale AI basato sulla tecnologia di Meta, attualmente in fase di test presso il Dipartimento della Difesa.

Le motivazioni dietro la collaborazione

Kitchen sottolinea che, oltre al patriottismo, ci sono motivazioni economiche che spingono le aziende a collaborare con il governo. I costi di sviluppo dell’AI generativa sono in aumento, e il Dipartimento della Difesa rappresenta un cliente con risorse finanziarie quasi illimitate. Contratti come quelli ottenuti da Palantir e Anduril, che hanno guadagnato centinaia di milioni di dollari lavorando con il Pentagono, stanno ispirando altre aziende a seguire lo stesso percorso.

  • Esempio: Anduril sta collaborando con OpenAI per sviluppare sistemi anti-drone.
  • Esempio: Palantir ha avviato un progetto con Shield AI per creare sistemi di volo autonomi.
Non solo armi, ma efficienza amministrativa

L’uso dell’intelligenza artificiale nel settore militare non riguarda solo il campo di battaglia. Gran parte delle applicazioni si concentra su compiti amministrativi e di gestione, come l’analisi dei dati, l’organizzazione dei documenti e la pianificazione delle risorse umane. Secondo Kitchen, l’AI generativa sta diventando uno strumento fondamentale per progettare attrezzature militari, prevenire attacchi informatici e migliorare l’efficienza delle operazioni burocratiche.

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