Si è verificato un forte brillamento solare di classe X1.1, uno dei più potenti che il Sole possa generare. Il brillamento è avvenuto nella regione nord-occidentale del Sole, quella rivolta verso la Terra. Secondo quanto riportato dallo Space Weather Prediction Center (SWPC) della NOAA, questo brillamento ha causato un blackout radio in alcune zone del pianeta
Ieri, 29 dicembre, si è verificato un forte brillamento solare di classe X1.1, uno dei più potenti che il Sole possa generare. Questo evento ha avuto luogo nelle prime ore della giornata, precisamente alle 2:18 EST, che corrisponde alle 07:18 GMT. Il brillamento è avvenuto nella regione nord-occidentale del Sole, quella rivolta verso la Terra. Secondo quanto riportato dallo Space Weather Prediction Center (SWPC) della NOAA, questo brillamento ha causato un blackout radio in alcune zone del pianeta.
I funzionari del SWPC hanno comunicato che “l’analisi è attualmente in corso per determinare se c’è stata un’espulsione di massa coronale (CME) associata ed eventuali impatti potenziali”. Le espulsioni di massa coronale sono enormi eruzioni di materiale solare che possono avere effetti notevoli sulla Terra. Se dirette verso il nostro pianeta, possono aumentare l’intensità delle aurore boreali e causare interferenze con i satelliti e le reti elettriche.
Attualmente, gli esperti stanno monitorando gli effetti di questo brillamento solare per capire se sia collegato a un evento di espulsione di massa coronale. Nel caso in cui si verifichi una CME, ci sono possibilità che le aurore boreali diventino ancora più spettacolari, offrendo uno spettacolo visivo in coincidenza con le celebrazioni del nuovo anno.
Sebbene il brillamento di classe X1.1 sia stato uno dei più potenti registrati, non è stato il più intenso dell’anno. Il brillamento solare più forte del 2024 è stato quello di classe X9, avvenuto il 3 ottobre, classificato come il terzo più potente dal 2011 e il quinto dal 2005.
Per monitorare questo evento, i funzionari della SWPC hanno utilizzato uno strumento presente sul satellite meteorologico GOES-16. Questo satellite fa parte di una flotta di veicoli spaziali gestiti dalla NOAA e dalla NASA, dedicati al monitoraggio continuo del Sole e degli eventi meteorologici spaziali.