Un minorenne è stato portato in caserma per essere interrogato riguardo all’omicidio di Candido Montini, un 76enne ucciso il 25 settembre a Garzeno, nel Comasco. Dalle analisi scientifiche è emersa una connessione tra il giovane e il DNA trovato sulla scena del crimine. Gli abitanti di Garzeno, per lo più anziani, si sono sottoposti a test del DNA per confrontare le loro tracce biologiche con quelle rinvenute sul luogo del delitto e sul coltello utilizzato.
Montini, vedovo e noto nella comunità, era in pensione ma continuava a gestire il suo negozio di alimentari. Il suo portafoglio è stato trovato vuoto vicino alla sua casa. Dall’autopsia risulta che l’uomo ha cercato di difendersi dai colpi inferti dal suo aggressore.