È stato firmato un nuovo contratto per i dipendenti pubblici delle Funzioni centrali, valido per il triennio 2022-2024, senza il consenso di Cgil e Uil. L’accordo, sottoscritto da Cisl-Fp e sindacati autonomi, interessa circa 195.000 lavoratori e prevede un aumento medio di 165 euro al mese, oltre a circa mille euro di arretrati. Introduce anche la settimana corta sperimentale e l’estensione dello smart working. Le sigle dissenzienti, Cgil e Uil, hanno annunciato uno sciopero generale per il 29 novembre e stanno preparando un referendum tra i lavoratori. La firma del contratto ha generato tensioni tra i sindacati e il governo.