In un’inchiesta riguardante gli appalti della sanità barese, Paola Andriani e suo marito Nicola Iacobellis sono stati arrestati per corruzione e associazione a delinquere. Le intercettazioni hanno rivelato che la coppia utilizzava tangenti per acquistare articoli di lusso online, pagati in contante
Dieci persone sono state arrestate dalla Guardia di Finanza di Bari nell’ambito di un’inchiesta su un sistema di tangenti che avrebbe inquinato gli appalti della sanità nella provincia. Tra gli arrestati ci sono Paola Andriani e suo marito Nicola Iacobellis, dirigente della ASL di Bari, accusati di associazione a delinquere, corruzione, falso, turbata libertà degli incanti e subappalti illeciti. Le indagini hanno rivelato che i due avrebbero ricevuto tangenti in denaro e beni di lusso in cambio di favori per l’aggiudicazione di appalti.
Dalle intercettazioni telefoniche emergono dettagli inquietanti sul loro stile di vita. In una conversazione registrata il 1° maggio 2024, Paola Andriani si vanta dei suoi acquisti di lusso, dichiarando: «Sono tutta decorata Cartier, Vuitton, Hermes», mentre discute con il marito della necessità di realizzare tende a marchio Hermes per la loro casa. La coppia ha mostrato una predilezione per gli oggetti di valore, acquistati rigorosamente in contante, che chiamano “i ducati”, presumibilmente custoditi nella loro villa a Selva di Fasano, in provincia di Brindisi.
Andriani esprime preoccupazione per il denaro contante accumulato, che diventa “difficile utilizzare”. In un momento di sfogo, afferma: «Se mi girano i c… comincio a spendere tutto, domani mi compro l’orecchino!». La donna lamenta anche che la dipendente del loro dentista “storce il naso” quando propongono di pagare 6.000 euro in contante per spese mediche.
Le indagini hanno portato al sequestro di contanti per un totale di 250.000 euro e 70.000 euro dagli imprenditori coinvolti, insieme a 17 borse di alta moda. Gli investigatori hanno scoperto che gli indagati utilizzavano internet per ordinare gioielli e articoli di pelletteria griffati come parte del sistema per occultare le tangenti.
Il provvedimento cautelare notificato agli arrestati comprende 655 pagine e documenta le modalità con cui i pubblici ufficiali avrebbero commissionato l’acquisto di oggetti di lusso per nascondere le illecite dazioni. La prossima udienza del caso è prevista per il 19 dicembre.