Stati Uniti: ipotesi di un piano dell’Iran per assassinare Trump. Iran: accuse “totalmente infondate”

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha desecretato un’indagine riguardante un presunto piano dell’Iran per assassinare Donald Trump, ex presidente e candidato repubblicano alle elezioni. Venerdì, sono stati resi pubblici gli atti che contengono informazioni relative a un’inchiesta condotta dall’FBI, che ha portato all’incriminazione di tre persone. Secondo la denuncia depositata in un tribunale federale di Manhattan, un ufficiale delle Guardie rivoluzionarie iraniane ha incaricato Farhad Shakeri di preparare un piano per sorvegliare e uccidere Trump.

Shakeri, un afghano espulso dagli Stati Uniti e attualmente in Iran, avrebbe ricevuto l’incarico a settembre e doveva presentare un piano entro sette giorni. Se non fosse riuscito a farlo, il tentativo di omicidio sarebbe stato rinviato a dopo le elezioni, con la previsione che Trump avrebbe perso. La denuncia indica che Shakeri non ha presentato il piano entro la scadenza stabilita, portando al rinvio dell’operazione.

Le altre due persone incriminate sono residenti a New York e sono state arrestate giovedì. Inoltre, i servizi segreti statunitensi avevano già avvisato lo staff di Trump della minaccia iraniana come vendetta per l’uccisione del generale Qassem Soleimani nel 2020. Tra giugno e luglio, alcuni hacker iraniani avevano rubato informazioni sulla campagna elettorale di Trump, portando all’incriminazione di tre membri delle Guardie rivoluzionarie.

La denuncia desecretata menziona anche che l’Iran stava organizzando un secondo tentativo di assassinare la scrittrice e giornalista dissidente iraniana Masih Alinejad, dopo un tentativo fallito nel 2022.

In risposta alle accuse, il Ministero degli Esteri iraniano ha dichiarato che le affermazioni americane sono “totalmente infondate”, respingendo le accuse secondo cui l’Iran sarebbe coinvolto in tentativi di omicidio contro ex o attuali funzionari americani.