Chiara Ferragni e il Codacons hanno trovato un accordo economico legato alla vicenda dei pandori “Pink Christmas” di Balocco. L’accordo è iniziato con una denuncia presentata dal Codacons e dall’Associazione Utenti Servizi Radiotelevisivi, a seguito di una campagna pubblicitaria che aveva fatto sorgere dubbi sulla trasparenza delle donazioni promesse
Chiara Ferragni e il Codacons hanno trovato un accordo economico legato alla vicenda dei pandori “Pink Christmas” di Balocco. L’accordo è stato raggiunto dopo un lungo percorso, iniziato con una denuncia presentata dal Codacons e dall’Associazione Utenti Servizi Radiotelevisivi, a seguito di una campagna pubblicitaria che aveva fatto sorgere dubbi sulla trasparenza delle donazioni promesse.
La vicenda in dettaglio
Il caso ruota intorno alla promozione del pandoro “Pink Christmas”, lanciato nel 2022 da Balocco in collaborazione con Chiara Ferragni. La campagna pubblicitaria presentava il prodotto come parte di un’iniziativa benefica a favore dell’ospedale Regina Margherita di Torino. Si lasciava intendere che l’acquisto di ogni pandoro avrebbe contribuito direttamente alla donazione. In realtà, la somma destinata all’ospedale era stata stabilita da Balocco in anticipo, indipendentemente dalle vendite. Questo ha portato a una multa per pubblicità ingannevole da parte dell’Antitrust e a un’indagine della Procura di Milano per truffa aggravata.
I dettagli dell’accordo
L’accordo prevede che Chiara Ferragni risarcisca i consumatori coinvolti, garantendo un indennizzo di 150 euro ciascuno ai circa 300 acquirenti del pandoro che avevano chiesto un rimborso. Questa somma supera di gran lunga i 5,69 euro inizialmente richiesti, corrispondenti alla differenza tra il prezzo del pandoro “Pink Christmas” (9,37 euro) e quello di un pandoro Balocco “classico” (3,68 euro).
Inoltre, Ferragni ha deciso di donare 200.000 euro a un ente che supporta donne vittime di violenza. La scelta dell’ente sarà fatta di comune accordo con il Codacons, privilegiando iniziative che abbiano un impatto concreto sul tema della violenza di genere.
Le dichiarazioni del Codacons
Carlo Rienzi, presidente del Codacons, ha definito l’accordo un grande risultato per i consumatori coinvolti. Rienzi ha spiegato che l’accordo permette di evitare ai consumatori una lunga e incerta battaglia legale. Ha sottolineato che l’intesa con Ferragni non prevede alcun indennizzo per l’associazione, se non il rimborso delle spese legali sostenute, come stabilito dalla legge.
Rienzi ha affermato: “L’accordo con Chiara Ferragni rappresenta un successo per tutti quei consumatori che avevano acquistato il pandoro ‘Pink Christmas’ credendo di contribuire a una causa benefica. Questo accordo consente finalmente di riconoscere i danni subiti dai consumatori e di garantire giustizia per chi, in buona fede, aveva acquistato il pandoro pensando di devolvere soldi all’ospedale Regina Margherita di Torino.”
L’evento legale e amministrativo
Con l’accordo, il Codacons ritirerà la querela contro Ferragni. Questo non significa necessariamente che la Procura di Milano chiuderà l’indagine. Gli avvocati di Ferragni, Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana, hanno depositato memorie difensive, sostenendo che la loro assistita non abbia commesso alcuna truffa e sottolineando che i problemi sollevati sono già stati risolti con il pagamento di una multa all’Antitrust.
Oltre al pandoro, l’indagine aveva toccato anche le uova di Pasqua “Dolci Preziosi”, distribuite nello stesso periodo. Anche in quel caso, la questione delle donazioni era stata risolta con il pagamento di somme concordate.
La donazione di Ferragni e la sua partecipazione sociale
La donazione di 200.000 euro a favore di donne vittime di violenza si inserisce in un quadro di impegno sociale che Chiara Ferragni ha dimostrato in più occasioni. L’influencer parteciperà anche all’evento conclusivo del progetto “Oltre il Silenzio”, promosso dal Codacons per sostenere le vittime di violenza di genere.
Il futuro dell’accordo e i prossimi passi
Nei giorni a venire, i consumatori che avevano richiesto il rimborso riceveranno le istruzioni per ottenere l’indennizzo. Nel frattempo, resta da vedere quale sarà la decisione della Procura milanese. L’accordo tra le parti potrebbe contribuire a un esito favorevole, ma la decisione finale spetterà ai magistrati.
Le dichiarazioni conclusive degli avvocati e del Codacons
Gli avvocati di Ferragni e i rappresentanti del Codacons hanno ribadito l’importanza di questo accordo per chiudere le controversie e instaurare un rapporto costruttivo in futuro. La nota congiunta recita: “L’obiettivo è porre fine a ogni contestazione e favorire un clima di collaborazione su temi di comune interesse sociale.”
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