A fornire la risposta è un sondaggio online condotto da Time2play, che ha coinvolto un campione di mille italiani possessori di un profilo su Facebook e su Instagram
Perché blocchiamo i parenti su Facebook e Instagram? La maggior parte degli italiani ha un profilo su Facebook (70,4%) e Instagram (47,7%). Tuttavia, secondo un sondaggio di Time2play su un campione di 1000 italiani, il 40,3% ha bloccato almeno un componente della propria famiglia su Facebook per motivi come la volontà di nascondere la propria vita privata (35,1%), i post fastidiosi o irrilevanti (29,3%), o essere taggati in contenuti non interessanti (16,6%) o discutibili (come quelli basati sull’odio, linee politiche discordanti, temi religiosi). Inoltre, il 13,3% ha bloccato un familiare su Facebook dopo un evento familiare, come il Natale o un compleanno.
Per quanto riguarda Instagram, il 27,4% ha bloccato almeno un parente, mentre il 19,4% ha detto che i propri familiari non usano il social. Il 33,6% ha nascosto o messo in pausa dei post, mentre il 13,3% ha bloccato un profilo dopo un evento familiare.
La ragione principale di questi comportamenti è sempre la volontà di mantenere segreta la propria vita privata (37,3%). Altri motivi includono i contenuti fastidiosi o irrilevanti (17,1%), l’essere taggati in post o commenti non interessanti (7,9%), le discussioni o i problemi familiari (7,3%), la volontà di nascondere una relazione (6,6%) o il rifiuto di contenuti basati sull’odio (5,4%), linee politiche o temi religiosi.
In generale, sembra che l’aumento dell’uso dei social network possa portare a problemi di privacy e a una maggiore necessità di controllo su ciò che viene condiviso con gli altri, specialmente con la famiglia. Tuttavia, la soluzione di bloccare i familiari potrebbe avere effetti negativi sulle relazioni personali, e sarebbe opportuno valutare alternative meno drastiche per risolvere il problema.
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