Chi è Ferenc Puskás?

Ferenc Puskás è considerato il miglior calciatore ungherese e uno dei migliori della storia. E’ stato tra i marcatori più prolifici nella storia del calcio

Chi è Ferenc Puskás?
Chi è Ferenc Puskás? Ferenc Puskás è stato un calciatore e allenatore di calcio ungherese, nato il 1º aprile 1927 a Budapest e morto nella stessa città il 17 novembre 2006. È considerato il miglior calciatore ungherese di tutti i tempi e uno dei migliori della storia del calcio.

È stato uno dei marcatori più prolifici della storia del calcio, vincendo 16 classifiche per marcatori e segnando oltre 700 reti tra club e nazionale. Con 84 gol in 85 match è il miglior marcatore nella storia dell’Ungheria e fino al 2018 è stato il miglior marcatore europeo di sempre in una nazionale, record battuto da Cristiano Ronaldo.

Ha giocato per Honvéd e Real Madrid, vincendo da protagonista tre Coppe dei Campioni e l’Intercontinentale. Con la nazionale ungherese ha vinto la Coppa Internazionale 1948-1953, è stato campione olimpico nel 1952 e vice-campione del mondo nel 1954. In seguito ha giocato anche con la Spagna nel campionato del mondo 1962.

Da allenatore ha guidato con notevoli risultati il Panathīnaïkos, vincendo due campionati e raggiungendo la finale di Coppa Campioni nel 1971. Nel 2002 il Népstadion di Budapest fu rinominato stadio Ferenc Puskás in suo onore.

Affetto negli ultimi anni della sua vita dal morbo di Alzheimer, morì a 69 anni a causa di una polmonite. Nel 2009 la FIFA istituì in sua memoria il Premio Puskás, assegnato al gol giudicato più bello dell’anno.

Biografia di Ferenc Puskás

Ferenc Puskás, nato Ferenc Purczeld, è stato un famoso calciatore e allenatore di calcio ungherese, nato il 1 aprile 1927 a Budapest e deceduto il 17 novembre 2006 nella stessa città.

Puskás è cresciuto in una famiglia di umili origini a Kispest e ha sposato Erzsébet, dalla quale ha avuto una figlia, Anikó.

Durante la sua carriera militare, ha ottenuto il grado di maggiore, colonnello e successivamente tenente colonnello.

È considerato il miglior calciatore ungherese di tutti i tempi e uno dei migliori della storia del calcio, vincendo 16 volte il titolo di capocannoniere e segnando oltre 700 gol tra club e nazionale.

Ha giocato per l’Honvéd e il Real Madrid, vincendo da protagonista tre Coppe dei Campioni e l’Intercontinentale nel 1960 con i Blancos.

Con la nazionale ungherese, ha vinto la Coppa Internazionale 1948-1953, è stato campione olimpico nel 1952 e vice-campione del mondo nel 1954.

In seguito ha giocato anche con la Spagna nel campionato del mondo 1962.

Da allenatore ha guidato il Panathīnaïkos, vincendo due campionati e raggiungendo la finale di Coppa Campioni nel 1971, persa contro l’Ajax di Rinus Michels.

Caratteristiche tecniche di Ferenc Puskás

Ferenc Puskás era un attaccante, spesso giocava come seconda punta ma aveva iniziato la sua carriera da mezzala sinistra e da regista.

Era noto per la sua bassa statura e il fisico corpulento, ma compensava con un’agilità sorprendente.

Aveva un mancino molto potente e preciso, considerato uno dei migliori della storia del calcio, abbinato a un’ottima visione di gioco, fantasia e un innato fiuto per il gol.

Anche se non era particolarmente forte nel gioco aereo, era dotato di un eccellente palleggio, passaggio e dribbling.

Era considerato uno dei migliori attaccanti della sua generazione e uno dei migliori calciatori di tutti i tempi.

Carriera di Ferenc Puskás
Giocatore

Ferenc Puskás ha iniziato la sua carriera giocando a calcio in strada con i ragazzi del suo quartiere, tra cui József Bozsik e László Kubala, due grandi calciatori.

Poi, ha iniziato a giocare nelle giovanili del Kispest, dove suo padre era allenatore e ha iniziato ad usare lo pseudonimo di Miklós Kovács per eludere le norme minime di età.

Ha esordito con il Kispest a sedici anni, in un match perso contro il Nagyváradi, dove ha ottenuto il soprannome di “Öcsi” (“fratellino”). Il Kispest è stato successivamente rilevato dal Ministero della Difesa ungherese nel 1949, diventando la Honvéd di Budapest, la squadra dell’esercito magiaro.

Durante la sua carriera in Ungheria, ha aiutato la Honvéd di Budapest a vincere 5 campionati e quattro volte la classifica dei marcatori.

Nel 1956, alla prima edizione del Pallone d’oro, è stato votato il quarto miglior calciatore d’Europa dalla rivista di France Football.

Ha giocato 354 partite nella massima serie magiara, segnando 357 gol, un primato assoluto nel rapporto partite giocate e gol segnati.

Nel 1956, durante la rivoluzione ungherese, la squadra di calcio Honvéd, di cui Ferenc Puskás era il capitano, si trovava in Europa per una serie di amichevoli. Quando tornarono in Ungheria, si sparse la voce che Puskás fosse morto durante i combattimenti. Nonostante questa notizia, la squadra riuscì a raggiungere Vienna in autobus e poi volare a Bilbao per un match della Coppa dei Campioni. Dopo aver perso l’incontro, la squadra giocò il ritorno in campo neutro a Bruxelles e venne eliminata dalla competizione.

Nel frattempo, la rivoluzione fu soppressa violentemente e il governo ungherese ordinò ai giocatori dell’Honvéd di rientrare nel Paese. La maggior parte della squadra decise di non tornare, incluso Puskás, il quale era già stato accusato di diserzione a causa del suo grado militare di colonnello. Questo comportò una squalifica di 2 anni dalla FIFA per tutti i giocatori disertori e lo scioglimento della Honvéd da parte dello Stato, impedendo loro di giocare in Europa.

Puskás e la sua famiglia fuggirono in Austria e poi in Italia, dove vissero a Bordighera. Nonostante la squalifica, diverse squadre di calcio di rilievo si avvicinarono a lui, tra cui l’Inter e il Manchester United.

Puskás alla fine si accordò con il Real Madrid, consigliato da un ex dirigente della Honvéd che lavorava per il club spagnolo. Il Real Madrid sfruttò la riduzione della squalifica imposta dalla FIFA e lo mise sotto contratto. Durante il suo periodo di esilio, Puskás giocò diverse amichevoli in giro per l’Europa, anche con l’Espanyol e con la squadra calcistica italiana del Signa, contro l’Empoli. Il Signa vinse la partita 3-0 e nel 2016 intitolò un campo riservato al settore giovanile a Puskás in memoria della partita.

Ferenc Puskás venne accolto con entusiasmo e scetticismo quando firma con il Real Madrid all’età di 31 anni, presentandosi fuori forma. Molti addetti ai lavori lo consideravano finito, ma dopo pochi mesi di rigida preparazione fisica, Puskás tornò in condizione e si adatta al calcio spagnolo.

Durante la sua prima stagione nella Liga, ha segnò 4 triplette, di cui una nella sua seconda partita contro lo Sporting Gijón. Nella sfida contro il Las Palmas del 4 gennaio 1959, Puskás e Alfredo Di Stéfano segnarono una tripletta a testa nella vittoria di 10-1. All’ultima partita della Primera División 1958-1959, i due bomber arrivarono a segnare lo stesso numero di gol, ma Puskás dribblò il portiere e a porta vuota toccò indietro per Di Stefano.

Puskás contribuì notevolmente alla quarta Coppa Campioni vinta dal Real al termine della stagione 1958-1959, ma non prese parte alla finale di Stoccarda, temendo ritorsioni da parte delle autorità tedesche. Al suo posto gioca e segna Enrique Mateos, mentre Di Stéfano realizzò il 2-0 definitivo contro lo Stade Reims.

A dicembre France Football lo inserì al settimo posto per il Pallone d’oro, vinto da Di Stéfano. Grazie alle sue prestazioni, Puskás conobbe fama a livello internazionale, formando con Di Stéfano uno degli attacchi più forti della storia.

Nazionale

Ferenc Puskás ha fatto il suo debutto nella Nazionale ungherese il 20 agosto 1945 all’età di 18 anni e ha segnato due triplette contro l’Austria, una contro il Lussemburgo e quattro gol contro l’Albania. Ha formato con Zoltán Czibor, Sándor Kocsis, József Bozsik e Nándor Hidegkuti il nucleo della squadra d’oro dell’Ungheria, che è rimasta imbattuta per 31 partite consecutive.

Con questa squadra ha partecipato ai Giochi olimpici di Helsinki 1952 come capitano e ha vinto la medaglia d’oro, segnando un gol nella finale contro la Jugoslavia.

La squadra d’oro è stata una delle più forti della storia del calcio, con risultati memorabili contro l’Inghilterra, battuta due volte nell’arco di sei mesi, prima con una vittoria per 6-3 a Wembley e poi con una vittoria per 7-1 a Budapest, con Puskás che ha segnato due gol in entrambe le partite.

Nel 1953, l’Ungheria ha vinto la Coppa Internazionale con Puskás capocannoniere del torneo con 10 gol, segnando due volte nella vittoria decisiva per 3-0 contro l’Italia.

Ferenc Puskás ha giocato per la nazionale ungherese fino al 1956 segnando 84 gol in 85 partite, un primato mondiale fino al 28 novembre 2003 quando è stato superato dal calciatore iraniano Ali Daei.

Ha partecipato al campionato del mondo del 1954 in Svizzera come uno dei favoriti per la vittoria finale. L’Ungheria ha segnato 3 gol in due partite della fase a gironi, sconfiggendo la Corea del Sud 9-0 e poi la Germania Ovest 8-3.

Durante la partita contro la Germania Ovest, Puskás si è fratturato alla caviglia da un difensore tedesco, e questo gli ha impedito di giocare nei quarti di finale contro il Brasile e nella semifinale contro l’Uruguay. Nonostante ciò, è stato schierato per la finale contro la Germania Ovest, già sconfitta ai gironi, rischiando ulteriori danni all’infortunio. Puskás ha segnato il primo gol e l’Ungheria ha raggiunto il punteggio di 2-0, ma alla fine la Germania Ovest è riuscita a vincere per 3-2. Puskás ha segnato anche il 3-3 finale, ma la rete è stata annullata dall’arbitro. Questa è stata la prima sconfitta della squadra ungherese dal 1950 e l’unica fino al febbraio 1956.

Spagna

Ferenc Puskás ottenne la cittadinanza spagnola nel 1961 all’età di 34 anni e fu convocato per la partita di qualificazione ai mondiali contro il Marocco. Nel 1962, prese parte al campionato del mondo in Cile con la nazionale spagnola, ma uscì subito di scena alla fase a gironi. Puskás lasciò la nazionale spagnola alla fine dell’anno, all’età di 35 anni, con un totale di 4 presenze e zero gol, l’unica volta in cui non riuscì a segnare in tutta la sua carriera.

Allenatore

Ferenc Puskás iniziò la sua carriera da allenatore nel 1967 in Spagna, guidando l’Hércules di Alicante e in seguito gli S.F. Gales e i Vancouver Royals negli Stati Uniti e in Canada.

Nel 1970, fu chiamato ad allenare il Panathīnaïkos in Grecia, dove rimase per quattro anni e portò la squadra alla finale della Coppa dei Campioni nel 1971, la prima e unica volta per un club greco.

Nel 1986 vinse il campionato paraguaiano con il Sol de América, mentre nel 1989 fu chiamato ad allenare in Australia, dove vinse la Coppa d’Australia nel 1989-1990 e il campionato nella stagione successiva con il South Melbourne.

Tornato in Ungheria nel 1990, la sua ultima esperienza da allenatore fu quella di commissario tecnico della nazionale ungherese nel 1993.

Nel 2000, iniziò a soffrire della sindrome di Alzheimer e la famiglia fu costretta a vendere tutti i suoi trofei per pagare le cure della malattia.

Ferenc Puskás morì il 17 novembre 2006 all’età di 79 anni a causa di una polmonite e gli fu riservato un funerale di stato con ventuno spari di commiato.

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