Servizio Sanitario Nazionale (SSN): cos’è, come funziona, quando è nato, principi, a chi è rivolto, come si accede, tessera sanitaria
Servizio Sanitario Nazionale (SSN). La tutela dalla salute pubblica è primaria nel nostro ordinamento. Così, per garantire l’accesso di tutti i cittadini alle prestazioni sanitarie, è stato istituito il Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Un complesso sistema di strutture e servizi che hanno lo scopo di garantire a tutti i cittadini l’erogazione delle prestazioni sanitarie, secondo i principi di universalità, uguaglianza ed equità.
I principi ispiratori si basano, poi, su linee guida che hanno il compito di regolamentare e ordinare la complessità della funzioni svolte dal servizio sanitario.
Le funzioni coinvolgono tutti i livelli della pubblica amministrazione (Stato, Regioni e Comuni), i quali sono chiamati a operare (nei rispettivi ambiti di competenze) al fine di assicurare condizioni di salute uniformi in tutto il territorio nazionale.
Servizio Sanitario Nazionale (SSN): cos’è
Cos’è il Servizio Sanitario Nazionale (SSN): è un insieme di strutture e servizi che garantiscono alla popolazione l’accesso universale alle prestazioni sanitarie. L’Italia è stato il primo Paese in Europa a riconoscere il diritto alla salute nella sua Costituzione.
E’ sancito dall’articolo 32 della Costituzione che recita così: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana“.
Servizio Sanitario Nazionale (SSN): come funziona
Come funziona il Servizio Sanitario Nazionale (SSN): il Ministero della Salute è l’organo principale del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Ci sono, poi, una serie di organi a livello nazionale e regionale.
Lo Stato ha competenza esclusiva per la profilassi internazionale, determina i “livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti sul territorio nazionale” e i principi fondamentali nelle materie di competenza concorrente. Le Regioni, invece, assicurano i servizi di assistenza sanitaria e ospedaliera.
Attraverso il Piano sanitario nazionale (approvato dal Parlamento), il ministero definisce:
- Gli obiettivi da raggiungere per la salute pubblica;
- L’importo del fondo sanitario;
- Il metodo di ripartizione del fondo alle Regioni, che mediante le Aziende Unità Sanitarie Locali (ASL) garantiscono l’attività dei servizi sanitari.
Il ministero, inoltre, definisce:
- I criteri generali per l’erogazione dei servizi;
- Le linee guida per la formazione e l’aggiornamento di medici, infermieri e tecnici;
- I sistemi di controllo e verifica dei risultati raggiunti.
Esistono, poi, altri organi e istituti, alle dipendenze del ministero:
Istituto Superiore di Sanità: è l’organo tecnico-scientifico di riferimento del SSN, e si occupa di approntare piani di ricerca, sperimentazione e formazione.
Il suo ruolo è determinante nella:
- Preparazione dei piani sanitari nazionali;
- Promozione di sperimentazioni cliniche di nuovi farmaci (o metodi di cura);
- Possibilità di produzione o utilizzo pubblico di materiali nocivi per la salute.
Consiglio Superiore della Sanità: è composto da membri designati dal ministero, esperti tecnico-scientifici e 2 magistrati, e si occupa di esaminare gli interventi nel campo dell’igiene e della salute pubblica.
Il suo giudizio è determinante per:
- Le regolamentazioni;
- Le convenzioni da stipulare con altri paesi;
- Le nome relative a lavori pericolosi;
- La tutela ambientale;
- La revoca di farmaci sul mercato;
- L’approvazione di nuovi farmaci.
Agenzia Nazionale per il Farmaco: è un istituzione che riunisce vari livelli di competenze e unifica la problematica del farmaco.
Cosa fa:
- Sostiene il confronto tra i farmaci in uso e quelli innovativi;
- Rappresenta un sistema di registrazione dei medicinali in tempi brevi (per quei farmaci che servono a curare malattie rare e quelle malattie che non hanno possibilità di cura alternative);
- Comunicazione e informazione sui farmaci alla popolazione.
Commissione Unica del Farmaco: è composta da 12 esperti nel campo medico farmaceutico e biologico (5 nominati dal ministro della Salute e i restanti 7 dalle Regioni). Ha il compito di stilare il prontuario dei farmaci che disponibili in commercio, specificando quelli da vendere dietro presentazione della prescrizione medica (dispensabili dal SSN e non), e quelli da banco.
Istituto per la prevenzione e la sicurezza del lavoro (ISPESL): tutela la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, collaborando direttamente con enti pubblici e privati.
Cosa fa:
- Fornisce consulenza al ministero nella stesura dei piani sanitari;
- Si occupa dell’ideazione di metodologie e criteri standard per valutare i rischi a cui può essere soggetta la salute dei lavoratori;
- Formula proposte atte a migliorare la sicurezza;
- Provvede al controllo della conformità dei prodotti alla norme di sicurezza.
Istituti Zooprofilattici Sperimentali: rappresentano gli strumenti grazie ai quali Regioni e Provincie possono condurre ricerche in merito all’igiene e alla conformità degli allevamenti e delle produzioni zootecniche, e sulla sanità veterinaria. Hanno, inoltre, il compito di sviluppare tecnologie e metodi di controllo e di assicurare il costante aggiornamento di veterinari e altri operatori del settore zootecnico.
Esistono 3 differenti livelli di erogazione delle prestazioni sanitarie:
- Prevenzione collettiva e sanità pubblica: comprende tutte le attività di prevenzione rivolte alle collettività e ai singoli. Sono tutte quelle attività di prevenzione svolte a tutela del singolo e dell’intera collettività (vaccinazioni, campagne e programmi di prevenzione o diagnosi precoce);
- Assistenza distrettuale: attività, servizi sanitari e socio-sanitari diffusi sul territorio (medicina di base, diagnostica ambulatoriale, servizi offerti a domicilio e presso strutture apposite ad anziani e persone non autosufficienti);
- Assistenza ospedaliera: prestazioni che vanno dal pronto soccorso alle tipologie di prestazioni tipicamente ospedaliere (servizi di pronto soccorso e di ricovero ordinario, strutture per lungodegenza e di riabilitazione).
Servizio Sanitario Nazionale (SSN): quando è nato
Quando è nato il Servizio Sanitario Nazionale (SSN): l’Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale risale al 1978 (con la legge n. 883).
Servizio Sanitario Nazionale (SSN): principi
Principi del Servizio Sanitario Nazionale (SSN):
- Universalità;
- Uguaglianza;
- Equità;
- Organizzativi.
Principio di Universalità: sono estesi a tutti i cittadini le prestazioni sanitarie. Quindi, la salute non è intesa come bene individuale, ma come risorsa della comunità. Questo principio si applica con la promozione, il mantenimento e il recupero della salute fisica e psichica dei cittadini, mediante un’organizzazione capillare sul territorio nazionale.
I Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) sono garantiti tramite:
- Aziende sanitarie locali;
- Aziende ospedaliere;
- Strutture private (convenzionate con il SSN).
Acronimo di “Livelli essenziali di assistenza“, i LEA (introdotti nel 1992) sono le prestazioni e i servizi che l’SSN fornisce ai cittadini gratuitamente, tramite pagamento di un ticket, o con risorse pubbliche (le tasse). L’elenco dei LEA è consultabile sul sito del Servizio Sanitario Nazionale.
Sono stati definiti a livello nazionale con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 novembre 2001 e sostituiti integralmente dall’ultimo provvedimento del 12 gennaio 2017 (frutto del lavoro tra Stato, Regioni, Province autonome e Società scientifiche).
Il nuovo Decreto ha stabilito gli standard previsti dai LEA:
- Costante definizione delle attività, dei servizi e delle prestazioni nel dettaglio garantite ai cittadini con le risorse pubbliche;
- Maggiore descrizione delle prestazioni e attività incluse nel LEA;
- Individuazione della specialistica ambulatoriale e dell’assistenza protesica, innovando e integrando, di volta in volta, le prestazioni in base all’avanzamento in campo medico;
- Ridefinizione e aggiornamento degli elenchi della malattie aventi diritto all’esenzione del ticket (ad esempio malattie rare o croniche).
Gli standard (per stare al passo con l’evoluzione delle tecnologie in campo biomedico, la scoperta di nuove patologie e di nuove modalità di cura) sono oggetto di revisione annuale a cura dalla Commissione Nazionale per l’aggiornamento dei LEA e la promozione dell’appropriatezza del Servizio Sanitario Nazionale, istituita dal Ministero della Sanità.
Le Regioni, utilizzando risorse proprie, possono garantire ulteriori servizi e prestazioni rispetto a quelle incluse nei LEA.
Principio di Uguaglianza: tutti i cittadini possono accedere ai LEA senza distinzione. A chi, però, non appartiene a categorie esenti, è richiesto di pagare un ticket.
Principio di Equità: a tutti i cittadini devono essere garantite “qualità, efficienza, appropriatezza e trasparenza del servizio e in particolare delle prestazioni“. Inoltre, medici, infermieri e in generale gli operatori sanitari devono fornire comunicazioni corrette sulle prestazioni sanitarie adeguate al grado di istruzione e comprensione.
Principi Organizzativi:
- Centralità della persona;
- Responsabilità pubblica per la tutela del diritto alla salute;
- Collaborazione tra diversi livelli dell’SSN;
- Valorizzazione delle professionalità degli operatori sanitari;
- Integrazione socio sanitaria.
Servizio Sanitario Nazionale (SSN): come si accede e a chi è rivolto
Come si accede e a chi è rivolto al Servizio Sanitario Nazionale (SSN): possono iscriversi tutti i cittadini italiani e stranieri aventi diritto.
Al momento dell’iscrizione viene rilasciata la tessera sanitaria (che contiene anche il codice fiscale).
La tessera sanitaria va utilizzata quando il cittadino:
- Si reca dal medico;
- Acquista farmaci;
- Prenota un esame o una visita specialistica.
La tessera sanitaria permette di accedere anche ai servizi sanitari dei paesi dell’Ue.
Servizio Sanitario Nazionale (SSN): storia
La storia del Servizio Sanitario Nazionale (SSN):
- In Italia, nel 1861 si viveva in media 16-17 anni di meno rispetto alla Svezia.
- Nel 1863, su 1.000 bambini nati vivi, 232 morivano durante il primo anno di vita.
- Nel 1865 la tutela della salute venne affidata al Ministero dell’Interno.
- Nel 1888, la legge Pagliani-Crispi trasformò l’approccio di polizia sanitaria in sanità pubblica, creando il primo assetto organizzativo.
- Nel 1907 arrivò il primo “Testo unico delle leggi sanitarie” (aggiornato, poi, nel 1934).
- Nel 1945 nacque l’Alto Commissariato per l’igiene e la sanità pubblica, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
- Nel 1948, la salute diventò un diritto fondamentale con l’introduzione dell’articolo 32: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana“.
- Nel 1958, la legge n. 296 del 13 marzo istituì il Ministero della Sanità (che assorbì le competenze dell’Alto Commissariato e delle altre amministrazioni centrali preposte alla sanità pubblica).
- Con i decreti di riordino del 1992-1993 e del 1999 venne rafforzato il potere delle Regioni e si introdusse l’aziendalizzazione. Le unità sanitarie locali (USL) divennero aziende sanitarie con autonomia organizzativa (ASL).
- La legge n. 3 del 2001 (riforma del Titolo V della Costituzione) all’art.117 ridisegnò le competenze di Stato e Regioni in materia sanitaria.
- La legge n. 317 del 3 agosto 2001, modificò la denominazione da Ministero della “Sanità” a Ministero della “Salute”. L’aggiornamento è stato necessario per rispecchiare la nuova missione svolta dal Ministero in linea con l’Organizzazione Mondiale della Sanità che definisce la salute: “Una condizione non più di assenza di malattia ma di completo benessere fisico, mentale e sociale“.
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