La Costituzione spagnola entra in vigore (venerdì 29 dicembre 1978)

La Costituzione spagnola entra in vigore dopo la firma del Re e la pubblicazione nel bollettino ufficiale. La Spagna diventa una monarchia parlamentare

La Costituzione spagnola entra in vigore (venerdì 29 dicembre 1978)
La Costituzione spagnola entra in vigore venerdì 29 dicembre 1978, dopo la firma del Re e la pubblicazione nel bollettino ufficiale. Inizia una nuova storia per la Spagna, che diventa una monarchia parlamentare.

Dopo 36 anni di dittatura franchista, la Spagna si trova isolata dalla comunità internazionale e nel pieno di una grave crisi energetica. Alla morte del generale Franco, il re Juan Carlos I di Borbone si trova a governare una fase politica complessa (ricordata come Transizione spagnola).

La conferma del franchista Arias Navarro, come primo ministro, è un ulteriore deterrente contro qualsiasi tentativo di dialogo tra le forze rappresentate in parlamento. La situazione, però, cambia con l’esonero di Navarro. Subentra Adolfo Suàrez (esponente dell’Unione di Centro Democratico) che promuove il referendum sulla legge di riforma politica.

Il risultato positivo ha due effetti: l’indizione delle prime elezioni democratiche e l’avvio della discussione sulla Costituzione. 7 deputati sono incaricati dal Congreso de los Diputados di redigere il testo. Il testo viene approvato dalla Commissione Costitucionale del Senado e dall’assemblea in seduta plenaria. Sottoposta a un referendum popolare confermativo, la Costituzione viene promulgata dal Re il 26 dicembre 1978. 3 giorni dopo entra ufficialmente in vigore in seguito alla pubblicazione nel BOE (Bollettino Ufficiale Spagnolo).

La Costituzione spagnola è strutturata in 3 parti: preambolo, parte dogmatica, e parte organica.

Preambolo

L’introduzione è curata dal sociologo e giurista Enrique Tierno Galván.
Tra gli impegni della Nazione: “consolidare uno Stato di Diritto che assicuri la supremazia della legge come espressione della volontà popolare»; «proteggere tutti gli spagnoli e i popoli di Spagna nell’esercizio dei diritti umani, la loro cultura e le loro tradizioni, lingue e istituzioni“; “Promuovere il progresso della cultura e dell’economia per assicurare a tutti una degna qualità di vita“.

Parte dogmatica

Sono elencati i diritti costituzionali dei cittadini spagnoli e i tratti identitari dello Stato, tra cui il diritto all’autonomia delle nazionalità e delle regioni che integrano alla nazione spagnola.

Parte organica

Viene delineata la struttura dello Stato, ispirata al modello tripartito di divisione dei poteri di Montesquieu: Potere esecutivo, Potere legislativo e Potere giudiziario.

Monarchia costituzionale

L’assetto statale è quello di una monarchia costituzionale, con un Re dai poteri limitati (indicati dalla Costituzione). La sovranità popolare si esprime attraverso i rappresentanti eletti in Parlamento, suddiviso in: Congreso de los Diputados (la camera bassa) e Senado (camera alta).

La copia della Costituzione del ’78

copia della Costituzione spagnola del '78

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