Il finocchio è una pianta benefica per l’organismo, ricca di vitamine e sali minerali che favoriscono la depurazione e l’eliminazione dei liquidi in eccesso
Finocchio: specifiche e proprietà. Il finocchio (foeniculum vulgare), appartenente alla famiglia delle ombrellifere, è una pianta nota per le sue proprietà benefiche per l’organismo. Originariamente diffuso solo nel Mediterraneo, oggi è presente in varie regioni italiane con diverse varietà, tra cui il gigante di Napoli, il finocchio di Parma e altri. La parte commestibile, chiamata grumolo, è composta principalmente da acqua (90%), fibre, proteine, ceneri, grassi, fibra alimentare e carboidrati.
Le prime testimonianze del suo utilizzo risalgono all’antico Egitto, e tanto Greci quanto Romani ne apprezzavano le proprietà, dedicandogli addirittura il nome di una battaglia, la “battaglia di Maratona“. Nel corso del Medioevo, il finocchio era talmente apprezzato che veniva appeso alle porte come amuleto per allontanare gli spiriti maligni.
Una curiosità interessante è l’origine del termine “infinocchiare“. Durante le epoche passate, nelle osterie veniva praticata una consuetudine curiosa: l’oste serviva il finocchio crudo prima di versare del vino di qualità scadente. Le proprietà aromatiche del finocchio alteravano completamente il sapore del vino, rendendolo persino più gradevole al palato.
Proprietà del finocchio
Il finocchio, pianta nota soprattutto per le sue virtù digestive, offre una vasta gamma di benefici per la salute. Nei suoi diversi componenti (foglie, frutti e semi) si trova un olio essenziale ricco di principi attivi, tra cui spicca l’anetolo.
L’anetolo, presente in abbondanza, si dimostra efficace nel ridurre le contrazioni addominali, risultando utile nel trattamento delle coliche intestinali e nella prevenzione della formazione di gas.
Questa pianta è una vera e propria ricchezza di sostanze benefiche, tra cui spiccano vitamine come la A, B1, B2, B3, B5, B6 e C, oltre a sali minerali quali potassio, calcio, fosforo, sodio, magnesio, ferro, zinco, manganese, molibdeno e selenio.
Grazie a questa composizione, il finocchio si configura come un alleato contro astenia, inappetenza, reumatismi, vomito, contribuendo anche a potenziare la vista e a regolare la pressione sanguigna. Si rivela, dunque, un ingrediente di rilevanza nella fitoterapia.
I flavonoidi, tra cui isoquercitrina, quercetina e rutina, insieme ai fitoestrogeni, giocano un ruolo cruciale nella regolazione del ciclo mestruale, nella stimolazione della produzione di latte nelle neo-mamme, nel mitigare i sintomi della menopausa e nella prevenzione del tumore al seno.
Il finocchio agisce anche come un efficace disintossicante per fegato e sangue, presenta proprietà anti-fungine e, grazie alla presenza di ferro e istidina (un aminoacido), mostra benefici nell’affrontare situazioni di anemia. La significativa quantità di fibra contenuta contribuisce, infine, a ridurre i livelli di colesterolo.
I valori nutrizionali del finocchio
Analizzando la tabella nutrizionale relativa a 100 grammi di finocchio bianco, emergono importanti informazioni sui suoi apporti nutrizionali, sottolineando il suo basso contenuto calorico e l’abbondanza di fibre, vitamine e sali minerali.
Panoramica dei valori principali:
- Calorie: 31 grammi
- Grassi: 0,2 grammi
- Colesterolo: 0 grammi
- Sodio: 52 grammi
- Potassio: 414 grammi
- Carboidrati: 7 grammi
- Fibre: 3,1 grammi
- Proteine: 1,2 grammi
- Calcio: 49 milligrammi
- Magnesio: 17 milligrammi
- Vitamina A: 134 Unità Internazionali
- Vitamina C: 12 milligrammi
Gli utilizzi del finocchio
Il finocchio si presta a svariate preparazioni culinarie, permettendo l’utilizzo di tutte le sue parti. La parte bianca, in particolare, può essere apprezzata cruda o lessa, ma anche arricchire il palato quando gratinata in forno o stufata insieme ad altre verdure.
Per quanto riguarda il finocchio selvatico, vengono utilizzati prevalentemente i fiori freschi o essiccati, i rametti, le barbe e i semi. Nelle Marche, ad esempio, le varie parti del finocchietto sono protagoniste di un piatto tipico locale chiamato “bombetti”, a base di lumachine di mare. In Sicilia, invece, le foglie sminuzzate del finocchio selvatico sono un elemento chiave nella preparazione della pasta con le sarde.
Per preservare al meglio le sue caratteristiche, il finocchio è ideale da consumare crudo. Tuttavia, offre molte possibilità culinarie, tra cui bollitura, gratinatura, stufatura e cottura a pressione.
Una ricetta classica e deliziosa con il finocchio prevede la bollitura di spicchi divisi in quattro per 10 minuti. Dopo lo scolo, vengono affettati sottilmente e saltati in padella con burro fuso o olio, per poi completare la cottura in forno. In questa versione gratinata al forno, la ricetta classica include anche besciamella e parmigiano grattugiato come farcitura.
Infornati a 200° per circa 20 minuti, i finocchi sfoggiano una crosticina croccante che completa la preparazione in modo delizioso.
Controindicazioni del finocchio
In alcuni casi, alcune persone potrebbero sperimentare reazioni allergiche al finocchio, manifestate attraverso prurito alle gengive, alla bocca o sulla lingua.
È importante notare che l’uso dell’olio essenziale di finocchio non è consigliato per i bambini molto piccoli.
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