La bufala del referendum sull’eutanasia

Il referendum sull’eutanasia è in realtà un referendum ad-personam per garantire l’impunità a chi “aiuta a morire”

La bufala del referendum sull'eutanasia
La bufala del referendum sull’eutanasia. Il referendum in Italia non può fare le leggi, ma può al massimo abrogarle.

Quello che molti giornali e anche il servizio pubblico italiano (cioè, il TG1) stanno propagandando come “referendum sull’eutanasia” (poi ci si domanda perché in tanti non vogliono pagare il canone RAI), non è altro che un referendum che vorrebbe abrogare “la criminalizzazione del cosiddetto omicidio del consenziente” (articolo 579 del codice penale).

Una sorta di referendum ad-personam per garantire l’impunità a quelle persone o associazioni che “aiutano” la gente a morire.

Inoltre, si arriverebbe al paradosso: qualsiasi persona potrebbe fare una strage e dire “mi hanno chiesto loro di morire“.

Iniziò in modo simile anche l’eutanasia sociale nazista, fatta passare come qualcosa di “umano” ma che in realtà era un atto disumano.

Una persona può decidere se vivere e morire? Sì. Ma nessuno può aiutarlo a morire, perché sarebbe omicidio. E così deve restare. Perché si arriverebbe al periodo nazista dove la gente veniva uccisa, mentre alle famiglie venivano raccontate falsità e la propaganda faceva il resto.

Poi, bisogna dire le cose come stanno: una persona normale tutto pensa meno a come far morire la persona cara. Chi vuole morire è qualcuno che non ha nessuno vicino che davvero gli vuole bene.

Discorso diverso è se una persona non vuole ricevere determinate cure nel caso di una malattia o un incidente che lo ha reso un vegetale. In quel caso bisognerebbe dare la possibilità a tutti di compilare una sorta di “testamento“, ma quando ancora la persona sta bene e non è condizionato o condizionabile dallo stato di salute.


Devi sapere che...

Seguiamo molte testate giornalistiche e siti di informazione per avere molteplici punti di vista, comprendere meglio la situazione che ci circonda e riuscire a spiegare bene le cose a voi che leggete. Studiamo lo stile nella comunicazione, studiamo i contenuti, cerchiamo di capire quali sono le notizie più importanti, quali interessano di più e quali di meno.

Non vogliamo, però, diventare l'ennesimo sito di parte, ma vogliamo raccontare le notizie per quelle che sono: senza ideologie o opinioni personali che alterano la notizia. E vogliamo farlo utilizzando un linguaggio semplice.

Se, però, abbiamo qualcosa da dire lo facciamo, come in questo caso, in un articolo in cui è ben evidenziato che si tratta di un'opinione.

Altri siti, invece, prendono una notizia da un'agenzia di stampa o da una testata giornalistica di oltreoceano e la infarciscono di opinioni e ideologie. Tanti siti di informazione sono di parte, sia quando affrontano la tematica politica sia quando si tratta di tematiche sociali. Non c'è nulla di male ad essere di parte. E' male quando fai credere di non esserlo.

Molte volte i lettori di questi siti sono convinti che le notizie che stanno leggendo non sono di parte, ma in realtà è il contrario. I temi che affrontano e il modo in cui comunicano alcuni siti sono di parte. Basterebbe fare un sondaggio e chiedere ai loro abbonati che tendenze politiche hanno per scoprire facilmente se un sito è di parte oppure no.

Potrebbero interessarti anche questi articoli:

L'informazione è di parte! Ci sono giornali progressisti e giornali conservatori. La stessa notizia ti viene raccontata in modo diverso. Se cerchi un sito che ti spieghi le cose con semplicità, e soprattutto con imparzialità, allora questo è il posto giusto per te. Cerchiamo notizie e fatti social del momento e li rimettiamo in circolo, senza giri di parole e senza influenzarti con le nostre opinioni.

FONTEUFFICIALE.it riassume le notizie pubblicate dalle agenzie di stampa e da altri media autorevoli (come Ansa, Agi, AdnKronos, Corriere della Sera, ecc..), quindi non è direttamente responsabile di inesattezze. Se, però, ritieni che un nostro articolo debba essere modificato o eliminato puoi farne richiesta [ scrivendo qui ].

Per ricevere i nostri aggiornamenti e restare informato ti invitiamo a seguirci sul nostro profilo ufficiale di Google News.