Elezioni USA 2020/2021: la storia dei “300mila voti scomparsi”

Ne hanno parlato sia giornali statunitensi, sia quelli italiani, e se fosse vero sarebbe un fatto gravissimo, indipendentemente dal risultato finale

Elezioni USA 2020/2021: la storia dei
La storia dei “300mila voti scomparsi”. Secondo noi, un giornale non di parte dovrebbe affrontare l’argomento da tutti i punti vista. Non dovrebbe cercare di convincere i lettore che quello che scrive è la verità di Cristo.

Su alcuni giornali abbiamo letto una ricostruzione che riteniamo di parte. Riassumendo, questi giornali dicono che anche se i voti non dovessero arrivare, in fin dei conti non cambierebbero l’esito finale delle elezioni. Poi, aggiungono che anche se le schede venissero trovate, sarebbero in maggioranza di Biden (senza prove). Questi giornali amano ergersi a portatori della verità e si sentono in diritto (senza prove) di decidere cosa è vero e cosa è falso.

Negli Stati liberali si è innocenti fino a prova contraria, negli Stati dittatoriali si è colpevoli fino a che non si dimostra di essere innocenti. Questi giornali, per il modo in cui affrontano determinate tematiche, risultato essere simili ai regimi dittatoriali. Quindi, per loro, una notizia non confermata è automaticamente falsa. Invece, non è così. Una notizia non confermata è una notizia che può essere vera o falsa.

Qualsiasi fatto non può essere definito vero o falso dai giornali. Solo la magistratura può farlo, dopo un processo. Quando un giornale (o una social) afferma che una determinata notizia rientra nelle fake news sta affermando qualcosa senza averne le prove. Indipendentemente se quella notizia è palesemente una cretinata, nessuno, a parte la magistratura, ha il potere di etichettare a fake news una notizia.

Quindi, se Trump afferma che alcuni voti sono illegali (senza prove), i giornali possono solo limitarsi a riportare la dichiarazione di Trump e ad aggiungere che “non ci sono prove“. Basta! Non possono andare oltre perché nemmeno i giornali hanno le prove per affermare se il concetto espresso da qualcuno è vero o falso. Solo la magistratura ha questo potere.

E’ questione di come si usano le parole. Si può dire che “non ci sono prove“, ma non si può dire che “è falso“.

Non ci sono prove” e “è falso” hanno significati diversi.

Ritorniamo alla storia dei 300 mila voti. Ci sono 300 mila persone che hanno votato e queste schede non sono mai arrivate. E’ un fatto gravissimo. Il diritto al voto non è stato rispettato. Queste persone hanno diritto di esprimere il loro voto. Anche se fosse una sola scheda, quell’unica persona ha il diritto di esprimere il voto. L’esito finale non ha alcuna rilevanza. Se lo Stato permette di votare per posta, ma questo diritto non viene rispettato è un fatto grave. Sarebbe un motivo più che valido per ritenere non valide le elezioni.

Il candidato Democratico Biden ha vinto in alcune Stati per poche decine di migliaia di voti. Complessivamente sono circa 117mila voti. Quindi, queste 300 mila schede sono importanti. Potrebbero anche essere tutte a favore di Biden, ma ciò non toglie che sono davvero importanti.

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