Cosa sono le stelle cadenti?

Le stelle cadenti sono meteore che bruciano e si disintegrano a causa dell’attrito con l’atmosfera del nostro pianeta

Cosa sono le stelle cadenti?
Cosa sono le stelle cadenti? Le stelle cadenti sono uno dei fenomeni più spettacolari che il cielo è in grado di offrire. E’ un fenomeno che accade ogni volta che la Terra attraversa densi sciami di detriti rocciosi e di ghiaccio sparsi nel nostro sistema solare. La “Notte di San Lorenzo” è sicuramente il momento migliore per vederle, ma è possibile ammirarle anche nel corso di altre stagioni.

Cosa sono le stelle cadenti?

Le stelle sono enormi ammassi di gas che bruciano a temperature elevatissime.

Le stelle cadenti, invece, sono meteore (ossia pezzetti di roccia, ghiaccio e detriti spaziali) che bruciano e si disintegrano a causa dell’attrito con l’atmosfera del nostro pianeta. È proprio la combustione di questi frammenti a creare quelle lingue di luce che chiamiamo “stelle cadenti“.

Come fanno questi detriti a entrare nell’atmosfera terrestre? Durante l’orbita della Terra intorno al Sole, in determinati momenti dell’anno, il nostro pianeta si avvicina ad alcune regioni dello spazio in cui sono concentrati un gran numero di rocce e frammenti lasciati dalle comete, i quali entrano in gran numero a contatto con l’atmosfera e bruciando danno vita agli “sciami meteorici” (ossia le “piogge” di stelle cadenti).

A seconda del tipo di sciame e della direzione della sua orbita, le stelle cadenti possono viaggiare tra i 10 e i 7 Km al secondo, riscaldandosi per brevissimi istanti. Il processo che viene a compiersi quando i detriti si surriscaldano al contatto con l’orbita della Terra è quello di “sublimazione“, mentre successivamente continuano a bruciare grazie all’attrito creatosi, seguendo il principio di “ablazione“.

A questo punto la meteora è completamente avvolta da gas ionizzati che formano una lunghissima coda composta di plasma. Il colore di questa coda può variare a seconda della composizione chimica del frammento di roccia che “sublimano“. Quindi, noteremo toni di giallo se è il ferro il componente principale, note di giallo-arancio nel caso sia il sodio, sfumature verde-blu per il magnesio, mentre un rosso intenso quando nel detrito spaziale sono azoto e ossigeno a farla da padroni.

Cosa sono gli sciami meteorici?

Quelle che chiamiamo “stelle cadenti” in gergo scientifico sono definiti “sciami meteorici” (il risultato dell’impatto con l’atmosfera terrestre di pulviscolo rilasciato da comete in transito).

Il “pulviscolo” (più precisamente detto “meteoroide”), ha dimensioni che variano da quelle di un granello di sabbia a quelle di un masso. La velocità di impatto con l’atmosfera è altissima (da un minimo di 40mila km/h a un massimo di 280mila km/h).

Cosa sono le comete e le costellazioni?

Ogni “sciame meteorico” ha una cometa responsabile. Ad esempio, la cometa di Halley (la più nota tra le comete) è responsabile di 2 sciami distinti perché passa 2 volte “vicino” alla Terra (la prima volta a inizio maggio e la seconda a fine ottobre).

Non sono, però, le comete a dare il nome agli sciami meteorici, ma le costellazioni in cui si manifestano guardando il cielo notturno. Quindi per avvistarle è opportuno munirsi di mappa stellare e dirigere lo sguardo verso la costellazione che dà il nome allo sciame meteorico che si cerca di osservare.

Qual è la differenza tra meteoroidi, meteore e meteoriti?

Il “pulviscolo” delle comete che entra in contatto con la nostra atmosfera assume 3 nomi diversi. Il pulviscolo che tocca l’atmosfera si chiama “meteoroide“. Quando il meteoroide si infiamma diventa una “meteora“. Infine, le meteore che non vengono completamente consumate da questo incendio e giungono fino al suolo si chiamano “meteoriti“.

Quando è possibile vedere le stelle cadenti?

Poiché l’orbita terrestre segue sempre lo stesso percorso, molti “sciami meteorici” si manifestano sempre negli stessi periodi dell’anno. Questi sciami, come detto, prendono il nome dalle costellazioni. E’ un modo per identificare più facilmente le meteore in base alla direzione della costellazione dalla quale sembrano cadere. Ad esempio, le meteore della Notte di San Lorenzo sembrano provenire dalla porzione di cielo occupata dalla costellazione delle Perseidi e quindi questo sciame meteorico è detto “delle Perseidi“.

Di stelle cadenti ce ne sono ogni sera dell’anno, ma la loro frequenza è bassa (circa ogni 15 minuti) e per lo più rimangono ignorate dall’occhio umano. In alcuni periodi dell’anno, invece, la frequenza è più alta e quando si aggira intorno alle cento meteore ogni ora si definisce “sciame meteorico“.

Come detto, lo sciame più famoso nell’emisfero boreale è quello delle Perseidi, ma il più numeroso è quello delle Leonidi: ogni 33 anni raggiunge frequenze di 1000 meteore all’ora e che è all’origine del termine inglese usato per definire gli sciami meteorici, meteor shower (doccia di meteore).

Quando è più facile vedere le stelle cadenti:
  • La prima settimana di gennaio: sciame delle Quarantidi.
  • Tra il 20 e il 24 aprile: sciame delle Lyridi (o Liridi).
  • Tra fine luglio e il 13 agosto: sciame delle Perseidi.
  • La prima settimana di maggio: sciame Eta Aquaridi.
  • Dal 16 al 30 ottobre: sciame delle Orionidi.
  • Dal 14 al 21 novembre: sciame delle Leonidi.
  • Dal 7 al 17 dicembre: sciame delle Geminidi.

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