La parola “talebano” è entrata nel linguaggio comune per indicare chi ha un atteggiamento troppo rigido verso qualcosa
Chi sono talebani. La parola “talebano” è entrata nel linguaggio comune per indicare chi ha un atteggiamento troppo rigido verso qualcosa.
Il termine “talebano” deriva da “talib” che significa “studente” (delle scuole coraniche) in pashtu, la lingua parlata in Afghanistan e Pakistan.
I talebani sono gruppi armati (guerriglieri) che si sono formati alla fine degli anni ’70 per combattere le truppe sovietiche che avevano invaso il Paese. In quel caso erano stati aiutati (e armati) dagli Stati Uniti che volevano fermare l’espansione di Mosca in Medio Oriente.
Quando i russi si ritirarono, il controllo del Paese passò nelle loro mani e nacque l’Emirato islamico dell’Afghanistan: un regime basato sulla “sharia” (la rigida applicazione del Corano, tra cui il burqua per le donne).
Dopo gli attacchi dell’11 settembre organizzati da Al Qaeda (un gruppo terroristico guidato da Osama bin Laden e legato al regime talebano), il governo talebano fu rovesciato nel 2001 dagli Stati Uniti
Per i successivi 20 anni, il territorio è rimasto presidiato da una coalizione internazionale (con una presenza militare anche dell’Italia) a guida statunitense. Lo scopo era di portare il Paese alla normalità. Quest’anno, però, il governo americano ha avviato il ritiro delle sue truppe e la conseguenza immediata è stata quella del ritorno dei talebani. Nessuno ha ostacolato il loro ritorno perché la presenza internazionale non solo non è riuscita a formare un vero governo, ma nemmeno un esercito autonomo in grado di combattere.
I “nuovi talebani” sono un movimento guidato da giovani studiosi islamici dediti alla purificazione religiosa del Paese e alla creazione di un emirato.
Chi è Haibatullah Akhundzada
Il mullah Haibatullah Akhundzada è stato nominato alla guida dei talebani nel maggio 2016. E’ un uomo erudito, massimo esperto di questioni giuridiche e religiose, meno di strategia militare.
La sua è stata una rapida ascesa al potere, pochi giorni dopo la morte del suo predecessore, Akhttar Mansour, ucciso da un drone americano in Pakistan.
Akhundzada ha avuto successo nel difficile compito di unificare il gruppo, molto diviso da una violenta lotta per il potere dopo la morte di Mansour e la rivelazione del decesso nascosto del fondatore, il mullah Omar.
Chi è Abdul Ghani Baradar
Abdul Ghani Baradar è il co-fondatore dei nuovi talebani insieme a Akhundzada. E’ nato nel 1968 nella provincia di Uruzgan (Sud), cresciuto a Kandahar, ha combattuto contro i sovietici negli anni ’80. Dopo che i russi furono cacciati nel 1992, Baradar istituì una madrasa a Kandahar con il suo ex comandante Mohammad Omar.
Baradar è considerato l’artefice della vittoria militare del 1996 così come di quella odierna. Nei 5 anni di regime talebano (fino al 2001) ha ricoperto una serie di ruoli militari e amministrativi.
Nel 2010 fu arrestato a Karachi (Pakistan). Durante il suo esilio ha saputo mantenere la leadership del movimento. Nel 2018, è stato liberato su pressione degli Stati Uniti e ha firmato gli accordi di Doha.
Ascoltato e rispetto dalle diverse fazioni talebane, e’ stato nominato capo del loro ufficio politico (stabilito in Qatar) da dove ha portato avanti i negoziati con gli americani (che hanno portato al ritiro delle forze straniere dall’Afghanistan).
E’ il candidato più papabile alla presidenza del nuovo governo ad interim afghano.
Chi è Sirajuddin Haqqani
Sirajuddin Haqqani è il capo della rete Haqqani e figlio del celebre comandante della jihad antisovietica, Jalaluddin Haqqani. La rete Haqqani (fondata dal padre) è ritenuta terroristica dagli Stati Uniti. La rete è nota per il suo utilizzo dei kamikaze (che hanno messo a segno gli attentati tra i più devastanti in Afghanistan negli ultimi anni).
Sirajuddin Haqqani è stato accusato dell’uccisione di alcuni importanti dirigenti afghani e di aver trattenuto degli occidentali, ostaggi poi liberati dietro pagamento di un riscatto o in cambio di prigionieri.
Chi è Mohammad Yaqub
Il mullah Mohammad Yaqub è il figlio del mullah Mohammad Omar. Yaqub gode di un forte ascendente e dell’eredità del padre, che fanno di lui una figura unificatrice all’interno del movimento ampio e diviso.
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