Per presentare una denuncia (o un esposto) non ci sono limiti di tempo. La querela, invece, dev’essere presentata entro 3 mesi
Quanto tempo ho per denunciare una persona? Per presentare una denuncia (definita anche “esposto”) non ci sono limiti di tempo. La querela, invece, dev’essere presentata entro 3 mesi dal giorno in cui si ha notizia del fatto che costituisce reato, In questo modo, inoltre, vengono suddivisi i reati più gravi (quelli per i quali la Procura può anche procedere “d’ufficio”) e quelli meno gravi (per i quali in mancanza di querela, lo Stato si disinteressa di punire il colpevole).
Differenza tra denuncia e querela
La denuncia consiste nella descrizione di un fatto che si decide di comunicare ad una qualsiasi autorità giudiziaria perché da noi ritenuto illecito. Questa, poi, sarà trasmessa alla Procura della Repubblica ed il pubblico ministero valuterà se procedere nei confronti della persona denunciata o se richiedere l’archiviazione perché il fatto descritto non costituisce reato. Per effettuare una denuncia non ci sono limiti di tempo.
La querela, invece, deve essere presentata entro 3 mesi dal giorno in cui si ha notizia del fatto che costituisce reato. Inoltre, è fondamentale sia descrivere il fatto che si vuole denunciare nei minimi particolari sia ricordare di chiedere espressamente la punizione del colpevole (si deve scrivere “chiedo la punizione di chiunque sarà ritenuto colpevole dei fatti sopra narrati”). In caso contrario, la persona querelata non subirà alcun processo.
Differenza tra procedimenti d’ufficio e a querela di parte
Ci sono alcuni reati che si definiscono “procedibili d’ufficio“. Si tratta di reati più gravi (come violenza privata, minacce, maltrattamenti in famiglia, ecc.) per i quali il pubblico ministero procede anche se non c’è la querela. In questi casi, la richiesta di punizione non sarà necessaria perché la semplice denuncia sarà più che sufficiente a far arrivare la notizia alla Procura che poi procederà autonomamente.
La querela, invece, è indispensabile per i reati che si definiscono “procedibili a querela di parte“. Si tratta di reati minori (come truffa semplice, lesioni lievi, diffamazione, ecc.) per i quali i giudici decidono di fare un processo solo se la persona che ha subito un danno glielo chiede espressamente. Se per questi reati viene presentata una denuncia invece che una querela, non si otterranno condanne.
Come si presentano denuncia e querela?
Denuncia e querela vanno entrambe presentate oralmente o per iscritto. Qualora siano scritte, devono essere depositate personalmente o attraverso un avvocato che abbia autenticato la vostra firma e che abbia la procura speciale al deposito.
Quando non si ha la certezza che il reato che si sta denunciando sia stato commesso da un soggetto in particolare, bisogna scrivere di “avere dei sospetti” e chiedere al pubblico ministero di fare indagini per accertare se è come si pensa. In questo modo, se non si riuscirà a dimostrare che il soggetto denunciato è colpevole, si eviterà di ricevere una controquerela per calunnia. Poi, alla fine della querela bisogna chiedere di essere avvisati nel caso in cui il pubblico ministero voglia chiedere l’archiviazione in modo da avere la possibilità di opporvi alla richiesta.
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