I reati commessi dalle mamme e per i quali i figli potrebbero fare ricorso alle autorità sono numerosi
I reati commessi dalle mamme. I reati che le mamme hanno commesso ai danni dei figli e che i figli non hanno mai saputo che fossero reati sono numerosi.
Ad esempio, quante volte abbiamo sentito nostra madre pronunciare frasi tipo “Quando torniamo a casa facciamo i conti“, senza pensare che ciò integrava il reato di minaccia? Oppure, quante volte ci siamo ritrovati un bel livido dopo una ciabatta lanciata contro, senza pensare di sporgere una querela per percosse o abuso dei mezzi di correzione?
La lista di reati commessi dalle madri e mai puniti
Minaccia
Il reato di “minaccia” scatta anche quando il male prospettato non viene realizzato. Quindi, avremmo potuto querelare nostra mamma per minaccia a giorni alterni. Nostra madre avrebbe rischiato una multa fino a 1.032 euro.
“Non sai che passata di schiaffi che ti faccio“. “Ora lo dico a tuo padre e vedrai che succede: è meglio se scappi“.
Violenza privata
La “violenza privata” è quando si impone a un’altra persona la propria volontà con la forza o la minaccia.
“Resterai chiuso in camera tua e non uscire!“. “Vieni in salotto a salutare gli ospiti e tieni il sorriso, mi raccomando, altrimenti sono guai“.
Violazione degli obblighi di assistenza familiare
Per la mamma che manda a letto il figlio senza cena per punizione scatta il reato di “violazione degli obblighi di assistenza familiare“. La madre rischia la reclusione fino a un anno.
Interferenze illecite nella vita privata
La mamma che legge il diario del/della figlio/a o che origlia dalla porta per sentire la telefonata dei figli commette il reato di “interferenze illecite nella vita privata“. La madre rischia la reclusione da 6 mesi a 4 anni.
Percosse e abuso dei mezzi di correzione
Per uno schiaffo in faccia che una persona dà a un’altra si rischia un’incriminazione per “percosse” e la reclusione fino a 6 mesi o la multa fino a 309 euro. Se gli schiaffi sono 2, con tanto di livido, la mamma rischia l’incriminazione di “abuso dei mezzi di correzione“, con tanto di reclusione fino a 6 mesi.
Rapina
Secondo la Cassazione, il coniuge che “strappa di mano” il telefono all’altro per verificare con chi chatta commette il reato di “rapina“. Lo stesso vale anche per mamma nei confronti del/della figlio/a. La reclusione va da 5 a 10 anni e la multa fino a 2.500 euro.
Porto di arma impropria
La mamma che rincorre il figlio e lancia lo zoccolo in testa commette il reato di “porto di arma impropria“.
Stalking
La madre che telefona in continuazione al/alla figlio/a per sapere dov’è, con chi sta, a che ora torna, che le invia decine di messaggi su WhatsApp e vocali può rischiare una condanna per “atti persecutori” (“stalking“) e la reclusione da 1 anno a 6 anni e 6 mesi.
Diffamazione
La mamma che diffama il figlio rivelando ai nonni la sua pagella o lamentandosi con le amiche dei guai che combina a casa rischia la reclusione fino a 1 anno per “diffamazione“.
Violazione del diritto d’autore
La mamma che appende i disegni del figlio in ufficio, senza dire nulla a quest’ultimo, commette il reato di “violazione dei diritti d’autore“.
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