Il termine “Repubbliche marinare” venne attribuito ad alcune città italiane che tra il X e il XIII secolo prosperarono grazie alle proprie attività navali
Cosa sono le Repubbliche Marinare. Le “Repubbliche marinare” rappresentavano una variante alla “civiltà comunale“. Era delle città-stato con leggi proprie e una moneta propria riconosciuta e accettata in tutto il Mediterraneo. Avevano un governo repubblicano e dei consoli (cioè dei propri rappresentanti) nei paesi stranieri con cui commerciano.
Nelle Repubbliche marinare, i mercanti istituirono nuove forze economiche (coniarono monete d’oro, misero a punto nuovi generi di trattative, brevettarono nuovi sistemi di contabilità e incentivarono i progressi nella navigazione). Inoltre, esse erano indipendenti, autonome e dotate di navi da guerra sia per proteggere gli interessi della città, sia per avventurarsi in spedizioni (come le Crociate).
Quali sono le Repubbliche Marinare?
Alla fine dell’alto medioevo la maggior parte delle coste italiane non aveva subìto le occupazioni barbariche grazie alla presenza della flotta bizantina. Mentre nel resto d’Italia c’era il feudalesimo, alcune città poterono conservare la propria indipendenza e continuare i commerci con l’Oriente bizantino. Indipendenza importante perché gli statuti verranno presi a modello per la nascita (nel 1.100 d.C. circa) dei comuni.
Il termine “Repubbliche marinare” venne attribuito nell’800 ad alcune città italiane che tra il X e il XIII secolo prosperarono grazie alle proprie attività navali. Le 4 città portuali più importanti sono: Amalfi, Pisa, Genova e Venezia. Grazie ai loro commerci, le flotte di queste 4 città dominarono nel mare Mediterraneo. Altre realtà simili, ma meno influenti furono: Ravenna, Comacchio, Noli, Gaeta, Palermo e Brindisi.
Amalfi
La prima repubblica marinara fu Amalfi. Adiacente al mare e con a ridosso le montagne. Amalfi, fin dal X secolo aveva un governo presieduto da un duca eletto dal popolo. Con le sue navi (usate per il commercio) toccava molti porti mediterranei dove venivano fondate le colonie.
I mercanti amalfitani riuscirono a sottrarre agli arabi il monopolio del commercio nel mar Mediterraneo, fondarono alcune basi mercantili in Italia Meridionale, in Africa e nel Medio Oriente (in Turchia, Siria, Egitto) e istituirono il primo codice di diritto marittimo (le cosiddette Tavole Amalfitane).
La potenza di Amalfi, però, durò poco perché fu prima oppressa dai Normanni (1076), poi venne vinta e saccheggiata dalla rivale Pisa (1135) e infine cessò di esistere come repubblica nei primi anni del secolo XI.
Pisa
La seconda repubblica marinara fu Pisa (nacque nell’IX secolo). Fluviale con l’estuario dell’Arno a 6 km di distanza (oggi 11 km). Aveva una posizione geografica strategica, sia dal punto di vista commerciale che di difesa.
I pisani crearono una raccolta di leggi che prende il nome di “Statuto”, scritta dai consoli che comandavano la repubblica. I consoli venivano eletti dal popolo tra quelli appartenenti alle 7 arti: carpentieri, lavoratori della lana e delle vele, cotone, seta, orafi, fabbri, beccai (macellai) e speziali (farmacisti).
Combatté a lungo contro i musulmani che, dalle vicine isole di Sardegna e Corsica, tentavano di imporsi sulle coste del Tirreno. La città riuscì a insediarsi nel vicino Oriente e nel Tirreno, ma entrò in conflitto con Genova per 2 secoli. La lotta si concluse con la “battaglia di Meloria” (1284) nella quale Pisa fu sconfitta.
Genova
La terza repubblica marinara fu Genova. Si distinse per la “Compagna Communis” (una grande associazione di mercanti e marinai che governava la città e amministrava i beni del Comune).
Inizialmente Genova era governata dai marchesi Obertenghi ma alla fine diventò uno stato autonomo. Il primo Doge (capo del governo) fu Simon Boccanegra (1339), anche se la Campagna (l’associazione di mercanti e navigatori) ebbe un ruolo importante nel governo.
Dopo la battaglia con Pisa, rimase l’unica padrona del Mar Tirreno e del Mediterraneo occidentale. Tuttavia la rivalità con Venezia segnò la sua fine. Infatti, nel XIV secolo, dopo quasi 2 secoli di aspre battaglie, Genova fu costretta a riconoscere la supremazia veneziana.
Venezia
La quarta repubblica marinara fu Venezia. Le sue origini risalgono al V secolo quando, per sfuggire alle invasioni barbariche, gli abitanti di Aquileia e altre città del Veneto cercarono rifugio nella laguna. Fino all’VIII secolo fu sotto il dominio bizantino, successivamente l’aristocrazia veneziana riuscì a raggiungere il potere dando vita a un governo oligarchico. Il duca venne sostituito con il doge, una carica inizialmente ereditaria che in seguito divenne elettiva. Il doge veniva assistito dal Maggior Consiglio (aristocratici) e dal Consiglio Minore (cittadini). Tra tutte le isole, Rialto è la più importante perché era qui che aveva sede il governo.
Per la sua posizione naturale, fu il punto di contatto tra Oriente e Occidente e fu a lungo contesa da moltissime popolazioni (Franchi, Bizantini, Normanni, ecc.), ma riuscì sempre a mantenere la propria indipendenza.
La repubblica di Venezia finì nel 1797 quando Napoleone, con il “trattato di Campoformio“, la vendette all’Austria.
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