La regola principale da seguire se ti ferma la Polizia è mantenere la calma e collaborare con le forze dell’ordine per garantire il corretto svolgimento delle operazioni
Cosa fare se ti ferma la Polizia? Quando ci si trova di fronte a controlli della Polizia o dei Carabinieri, è normale sentirsi intimoriti anche se non si è commesso alcun illecito. Questi controlli possono avvenire in diverse situazioni, come quando si è alla guida di un veicolo o semplicemente per strada, poiché le forze dell’ordine devono garantire la sicurezza pubblica e controllare eventuali comportamenti sospetti o reati.
La regola principale da seguire è mantenere la calma e collaborare con la polizia per garantire il corretto svolgimento delle operazioni. In caso di dubbi, è consigliabile chiedere chiarimenti direttamente agli agenti presenti sul posto.
È importante conoscere sia i comportamenti sanzionati sia i propri diritti e come tutelarli durante un controllo.
Alcune indicazioni utili includono:
- Rispettare le istruzioni degli agenti senza opporre resistenza.
- Fornire documenti personali e del veicolo richiesti in modo tempestivo e cortese.
- Non tentare di nascondere informazioni o documenti richiesti.
- In caso di eventuali contestazioni, è possibile esprimere il proprio dissenso in modo pacifico e chiedere di far annotare la propria versione degli eventi.
- Non discutere o agire in modo aggressivo nei confronti degli agenti.
Obbligo di identificazione degli agenti
Durante un controllo, sia gli agenti della Polizia che i Carabinieri devono identificarsi mostrando il loro tesserino se si trovano in borghese, cioè indossano abiti civili e non sono in servizio con un’auto riconoscibile. Se sono in divisa, invece, non c’è bisogno di mostrare esplicitamente il tesserino perché la divisa stessa li identifica automaticamente.
È responsabilità dei cittadini conoscere le caratteristiche dell’uniforme per riconoscere un agente autentico. Se gli agenti si identificano o sono in divisa, non è possibile rifiutarsi al controllo. È importante collaborare con le autorità per il mantenimento dell’ordine pubblico, sempre nel rispetto dei propri diritti garantiti dalla legge.
Possono chiedermi i documenti?
Durante i controlli effettuati dalla Polizia o dai Carabinieri, di solito viene richiesto di mostrare un documento personale per confermare l’identità. Tuttavia, pochi sanno che non è obbligatorio fornire il documento, ma è necessario identificarsi se richiesto. È sufficiente fornire i propri dati anagrafici, a condizione che non ci si rifiuti di farlo.
Nel caso in cui non si abbia con sé il documento, oppure ci siano dubbi sulla veridicità delle informazioni fornite, la Polizia può richiedere l’identificazione presso gli uffici competenti. È importante notare che è obbligatorio mostrare la patente di guida quando si è al volante, il porto d’armi se si possiede un’arma, e il passaporto o la carta d’identità quando ci si trova all’estero.
Alcoltest
La riforma del Codice della strada prevede diverse novità riguardo alla guida in stato di ebbrezza e ai test sull’alcol, ma è fondamentale sapere che non è possibile rifiutarsi di sottoporsi alla prova. Il mancato rispetto di questa disposizione è considerato una tacita ammissione di colpa e comporta l’applicazione della sanzione più severa, oltre all’accusa di reato.
Perquisizioni personali o sul veicolo
Le perquisizioni personali, incluse quelle sui veicoli, possono essere condotte con un mandato preventivo o successivo. Anche se di norma è richiesto un decreto di autorizzazione, in casi di urgenza o fondato sospetto gli agenti possono procedere con la perquisizione e ottenere l’autorizzazione successivamente.
Non bisogna opporsi alla perquisizione, salvo eventualmente proporre un ricorso o un’accusa se si ritiene che la perquisizione non sia legittima. È possibile anche chiamare un avvocato, anche se gli agenti non sono obbligati ad attendere il suo arrivo.
Le ispezioni dei veicoli per chi è alla guida sono ammesse perché necessarie al controllo. Se viene emesso un mandato, i cittadini hanno il diritto di leggerlo e di opporsi a eventuali azioni non autorizzate in modo specifico.
Inoltre, la perquisizione personale deve di norma essere condotta da un agente dello stesso sesso, nel rispetto della dignità e della riservatezza dei cittadini.
Devo rispondere alle domande?
Quando una persona viene fermata dalla Polizia o dai Carabinieri come testimone di un reato, è tenuta a rispondere onestamente a tutte le domande poste, poiché è considerata informata sui fatti. In questo caso, non ha diritto a un avvocato in quanto non è il diretto interessato dell’indagine.
Al di fuori di questa situazione, i cittadini non sono obbligati a rispondere alle domande. Tra i diritti che devono essere enunciati in caso di fermo o arresto c’è il diritto di rimanere in silenzio. Tuttavia, è importante notare che non bisogna intralciare le indagini o i controlli, né oltraggiare il pubblico ufficiale.
Gli agenti non sono autorizzati a ricevere denaro né a utilizzare la violenza, a meno che non sia strettamente necessario per evitare un pericolo o eseguire un arresto.
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