Cambiare nome all’anagrafe: come e quando si può fare

Cambiare il nome all’anagrafe in modo ufficiale è possibile, ma soltanto in alcuni casi: tutelare il diritto alla privacy, all’onore e alla reputazione

Cambiare nome all’anagrafe: come e quando si può fare
Cambiare nome all’anagrafe: come e quando si può fare. Il nome rappresenta un elemento fondamentale dell’identità personale. Tuttavia, in alcuni casi, può essere necessario cambiarlo per tutelare il diritto alla privacy, all’onore e alla reputazione.

Casi in cui è possibile cambiare nome

La legge italiana permette di cambiare nome all’anagrafe solo in determinate circostanze:

  • Nome ridicolo o vergognoso: Il nome può essere considerato ridicolo o vergognoso se suscita scherno o derisione, ledendo la dignità del soggetto.
  • Nome che rivela l’origine naturale: In alcuni casi, il nome può rivelare informazioni sensibili sulla nascita o la procreazione, come nel caso di figli nati da fecondazione assistita eterologa.
  • Motivi soggettivi meritevoli di tutela: In via eccezionale, il tribunale può autorizzare il cambio nome per motivi soggettivi, come il diritto all’identità di genere o l’assimilazione a un nome culturalmente significativo.
  • Transizione di genere: A seguito di un intervento chirurgico di transizione e di sentenza di cambiamento del sesso, è possibile cambiare nome per adeguarlo alla nuova identità di genere.
Procedura per cambiare nome

Per cambiare nome all’anagrafe, è necessario presentare un’istanza al Prefetto della provincia di residenza o del luogo di nascita. La domanda può essere presentata:

  • Direttamente presso la Prefettura: In questo caso, l’istanza deve essere sottoscritta in presenza del dipendente addetto.
  • A mezzo posta ordinaria: Inviare la domanda per posta ordinaria, allegando una copia del documento di identità.
Documentazione da allegare

All’istanza di cambio nome devono essere allegati:

Marca da bollo da 16 euro
  • Dichiarazione sostitutiva di certificazione: contenente dati anagrafici, stato di famiglia e cittadinanza.
  • Documentazione a sostegno delle motivazioni: In caso di nome ridicolo o vergognoso, fornire prove dello scherno ricevuto. Per motivi soggettivi, presentare una relazione dettagliata.
  • Fotocopia di un documento di identità valido.
  • Copia integrale dell’atto di nascita.
  • Dichiarazione di assenso di eventuali cointeressati: Se il richiedente è minorenne, è necessario il consenso dei genitori. I cointeressati (coniuge, figli maggiorenni) devono sottoscrivere la domanda e allegare i propri documenti di identità.
Valutazione dell’istanza

Il Prefetto valuta l’istanza e può:

  • Accogliere la richiesta: In questo caso, emana un decreto di autorizzazione che viene affisso nei comuni di nascita e residenza del richiedente per 30 giorni.
  • Rifiutare la richiesta: Il Prefetto può motivare il rifiuto e il richiedente può presentare ricorso al tribunale civile.
Decorrenza del cambio nome

Se l’istanza viene accolta, il cambio nome diventa ufficiale e può essere annotato su richiesta del soggetto:

  • Sull’atto di nascita
  • Sull’atto di matrimonio
  • Negli atti di nascita dei figli

Potrebbero interessarti anche questi articoli:

L'informazione è di parte! Ci sono giornali progressisti e giornali conservatori. La stessa notizia ti viene raccontata in modo diverso. Se cerchi un sito che ti spieghi le cose con semplicità, e soprattutto con imparzialità, allora questo è il posto giusto per te. Cerchiamo notizie e fatti social del momento e li rimettiamo in circolo, senza giri di parole e senza influenzarti con le nostre opinioni.

FONTEUFFICIALE.it riassume le notizie pubblicate dalle agenzie di stampa e da altri media autorevoli (come Ansa, Agi, AdnKronos, Corriere della Sera, ecc..), quindi non è direttamente responsabile di inesattezze. Se, però, ritieni che un nostro articolo debba essere modificato o eliminato puoi farne richiesta [ scrivendo qui ].

Per ricevere i nostri aggiornamenti e restare informato ti invitiamo a seguirci sul nostro profilo ufficiale di Google News.