Perché la Cina vuole Taiwan, spiegato brevemente

L’esercito cinese sta compiendo una tra le più grandi esercitazioni di sempre intorno all’isola di Taiwan

Perché la Cina vuole Taiwan, spiegato brevemente
Perché la Cina vuole Taiwan, spiegato brevemente. L’esercito cinese sta compiendo una tra le più grandi esercitazioni militari di sempre intorno all’isola di Taiwan: ha lanciato missili balistici, ha dispiegando aerei da combattimento, navi da guerra e schierato oltre 1 milione di soldati di terra, sconfinando nelle acque territoriali e nello spazio aereo di Taiwan. Tutto questo preoccupa il mondo e si teme una crisi internazionale.

La Cina sta facendo diverse operazioni militari verso Taiwan dopo la visita sull’isola di Nancy Pelosi, presidente della Camera dei rappresentanti negli Stati Uniti. L’arrivo della Pelosi a Taiwan è stato visto dalla Cina come un’ingerenza nei suoi affari, visto che il governo cinese afferma che l’isola fa parte del suo territorio.

Secondo quanto comunicato la settimana scorsa dall’agenzia di stampa cinese Xinhua, le esercitazioni dell’Esercito popolare di liberazione cinese (Pla), avrebbero dovuto concludersi il 7 agosto. Ma Il Comando dell’Esercito popolare di liberazione (Pla) ha reso noto che le manovre militari proseguiranno nel mare e nello spazio aereo intorno a Taiwan, “concentrandosi sull’organizzazione di operazioni congiunte anti-sottomarino e di assalto marittimo“.

Il viaggio di Nancy Pelosi a Taiwan

Il viaggio di Nancy Pelosi è stato accompagnato da polemiche. Innanzitutto fino all’ultimo non si sapeva se sarebbe davvero andata a Taiwan. Dal governo americano non c’erano conferme ufficiali, ma solo indiscrezioni apparse sulla stampa americana.

Commentando l’indiscrezione del viaggio, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, aveva, poi, detto che la visita non era una buona idea. A quel punto, però, un eventuale annullamento del viaggio in seguito avrebbe dato un messaggio di debolezza degli Stati Uniti.

Da quel momento i funzionari americani sono stati costretti a normalizzare la missione. Infatti, quando è iniziato il tour asiatico di Pelosi, la Casa Bianca ha ribadito che la visita non cambia la politica americana nei confronti di Taiwan e della Cina.

Inoltre, qualche giorno prima, il 28 luglio, in una telefonata tra Joe Biden e Xi Jinping, il presidente americano ha sottolineato sia che gli Stati Uniti non vogliono modificare la situazione attuale, sia che il Congresso e i suoi membri possono muoversi in modo indipendente rispetto al potere esecutivo.

Pelosi ha, invece, detto: “Venendo a Taiwan noi onoriamo il nostro impegno per la democrazia, riaffermiamo che le libertà di Taiwan, e di tutte le democrazie, deve essere rispettata“.

Storia di Taiwan

Il nome completo dell’isola di Taiwan è “Repubblica di Cina“. E’ uno Stato insulare costituito da Formosa e dagli arcipelaghi di Penghu, Kinmen e Matsu, ma che nella sua costituzione rivendica anche la sovranità sulla Cina continentale (la Repubblica Popolare Cinese) e la Mongolia Esterna.

Taiwan è un’isola poco più grande della Lombardia, con oltre 23 milioni di abitanti, ed è molto vicina alla Cina continentale (da cui è separata dallo Stretto di Taiwan). La capitale è Nanchino (che, però, si trova nella Cina continentale).

L’isola si trova al centro tra il nord-est e il sud-est asiatico, in una posizione strategica per una super potenza come la Cina.

Taiwan non è riconosciuta né dalla Repubblica Popolare Cinese (la Cina continentale) né dagli altri 4 membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’ONU (Stati Uniti, Russia, Regno Unito e Francia), nonché dal Canada e dagli altri Stati dell’Unione europea. Tuttavia, Taiwan intrattiene con essi rapporti di collaborazione e di commercio. Solo 13 paesi (compreso lo Stato del Vaticano) riconoscono Taiwan come paese sovrano.

Taiwan è conosciuta anche come Taipei Cinese (per via dell’opposizione diplomatica della Repubblica Popolare Cinese all’uso di un nome indipendente, in quanto essa chiama ufficialmente la Repubblica di Cina “provincia separatista di Taiwan”).

A chi appartiene Taiwan?

Secondo fonti storiche, l’isola di Taiwan passò per la prima volta sotto il controllo cinese nel 17° secolo, quando la dinastia Qing iniziò ad amministrarla. Poi, nel 1895, l’isola fu ceduta al Giappone dopo che la Cina perse la Prima guerra sino-giapponese. La Cina, poi, riprese il controllo l’isola nel 1945 dopo che il Giappone perse la Seconda guerra mondiale.

Poi, ancora, in Cina scoppiò una guerra civile tra le forze governative nazionaliste guidate da Chiang Kai-shek e il Partito Comunista di Mao Zedong. Questi ultimi vinsero e, nel 1949, presero il controllo. Chiang Kai-shek e ciò che restava del partito nazionalista (noto come “Kuomintang”) fuggirono a Taiwan, dove governarono per diversi decenni.

Basandosi su questi avvenimenti storici la Cina sostiene che Taiwan era originariamente una provincia cinese.

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