L’Ue ha approvato 300 milioni di euro per l’acquisto congiunto di armamenti da parte degli Stati membri. Questo primo finanziamento sarà suddiviso in 5 progetti transfrontalieri, ognuno dei quali riceverà 60 milioni di euro
Per la prima volta l’Unione Europea fa degli ordini congiunti di armi per i vari Paesi. L’Unione Europea ha approvato 300 milioni di euro per l’acquisto congiunto di armamenti da parte degli Stati membri, un’iniziativa senza precedenti nella storia della UE. Questo primo finanziamento sarà suddiviso in cinque progetti transfrontalieri, ognuno dei quali riceverà 60 milioni di euro.
Dettagli sui progetti finanziati
I progetti selezionati includono diversi sistemi e materiali di difesa:
- Sistemi di difesa aerea a cortissimo raggio Mistral, acquistati da nove Paesi, tra cui Francia, Spagna, Ungheria e Romania.
- Sistemi di difesa aerea a medio raggio IRIS-T SLM, acquistati da sei Stati membri, tra cui Germania e Bulgaria.
- Sistema comune di veicoli blindati (CAVS), acquistato da quattro Paesi: Finlandia, Lettonia, Svezia e Germania. Il programma CAVS, lanciato nel 2020 da Finlandia, Estonia e Lettonia, risponde alla necessità di un trasporto anfibio protetto per le truppe.
- Munizioni da 155 mm, acquistate nell’ambito del programma Collaborative Procurement of Ammunition and High Explosives.
Obiettivi dell’iniziativa
L’iniziativa punta a rendere più coordinati ed efficienti gli acquisti di difesa tra i Paesi membri, sfruttando economie di scala per ottenere un miglior rapporto qualità-prezzo e garantire maggiore interoperabilità tra le forze armate europee.
La vicepresidente esecutiva della Commissione UE, Margrethe Vestager, ha dichiarato: “È la prima volta che utilizziamo il bilancio dell’UE per sostenere gli Stati membri nell’acquisto comune di prodotti per la difesa. Ciò consentirà di ottenere un miglior rapporto qualità-prezzo per i bilanci nazionali della difesa, migliorerà l’interoperabilità delle forze armate europee, rafforzerà la nostra industria e renderà l’Europa più preparata ad affrontare le minacce alla difesa. È importante notare che i progetti selezionati aumenteranno anche il nostro sostegno all’Ucraina, con ulteriori attrezzature di difesa”.
La portata dell’investimento
Nonostante la novità di questa iniziativa, i 300 milioni di euro destinati agli ordini congiunti sono considerati una cifra modesta rispetto ai bilanci militari nazionali. Per fare un confronto, il budget militare italiano per il 2024 è di 32 miliardi di euro, una cifra enormemente superiore.
La somma stanziata, distribuita su cinque diversi progetti, rappresenta dunque un primo passo piuttosto simbolico e limitato per rafforzare la cooperazione militare europea. Le risorse necessarie per una vera e propria difesa comune sarebbero di gran lunga superiori, ben oltre le possibilità attuali della Commissione Europea.
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