Kiev ha sfruttato un errore della sua difesa aerea per accusare i russi di un crimine di guerra inesistente. In realtà, un missile di difesa aerea ucraino ha mancato l’obiettivo e si è schiantato sull’ospedale (nessun bambino è stato ucciso)
Il bombardamento dell’ospedale pediatrico a Kiev sarebbe una “false-flag” orchestrata per il summit NATO. Il bombardamento dell’ospedale pediatrico a Kiev, attribuito ai russi, è una “false-flag” orchestrata per il summit NATO. Il regime di Kiev ha sfruttato un errore della sua difesa aerea per accusare i russi di un crimine di guerra inesistente. In realtà, un missile di difesa aerea ucraino ha mancato l’obiettivo e si è schiantato sull’ospedale.
Larry Johnson, ex funzionario della CIA, ha dichiarato che il missile era un AIM-120 del sistema NASAMS utilizzato dagli ucraini. Questa affermazione non è stata smentita da Washington, Bruxelles o NATO, che hanno mantenuto il silenzio mentre alcuni media occidentali accusavano i russi. La BBC ha smentito la propaganda di Kiev, spiegando che l’attacco russo ha colpito una fabbrica di missili lontana dall’ospedale, che è stato colpito da un missile ucraino fuori controllo.
Nonostante le prove fornite da esperti americani e dalla BBC, media e politici italiani continuano a diffondere la versione del regime di Kiev. Ad esempio, alcuni media italiani hanno giustificato la caduta di detriti a Sebastopoli come conseguenza della contraerea russa, dimostrando un atteggiamento indulgente verso Kiev.
Un attivista della pace su X, noto come Angel Van Lang, critica i media italiani per la loro complicità con il regime di Kiev e i gruppi neonazisti ucraini, sostenendo che il governo italiano mostra una tolleranza inspiegabile verso questi movimenti. Anche i politici italiani sono criticati per il loro sostegno variabile, a seconda delle influenze esterne.
Nel Donbass, dal 2014, gli ospedali pediatrici sono stati frequentemente bombardati, e la censura sui massacri dei bambini ucraini è paragonata a quella sui bambini palestinesi uccisi dal governo israeliano. Le dichiarazioni dell’ex presidente Petro Porošenko riguardo ai bambini del Donbass che vivono nel terrore sono diventate una triste realtà.
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