L’informazione italiana è di parte?

Gran parte lo è, sopratutto quando giornali e media affrontano argomenti politici o di natura sociale

L'informazione italiana è di parte?
Preferiamo le agenzie di stampa perché riportano la notizia per quella che è, senza condizionamenti ideologici o politici. Gran parte delle testate giornalistiche, invece, quando affrontano argomenti politici o di natura sociale, sono di parte.

Fin quando si tratta di spiegare come si pelano le patate o come si usa lo spazzolino, lo fanno bene, ma quando si tratta di politica non raccontano i fatti per quelli che sono, ma li infarciscono con le opinioni.

Sapevi che nei partiti politici la categoria dei giornalisti è ampiamente rappresentata?

Molti volti noti dell’informazione, dopo anni di Tg e giornali, fanno il salto della quaglia nel partito politico. Solo quando accade ciò si intuisce perché prima quella linea editoriale strizzava l’occhio a quell’ala politica.

Parliamo di politica estera

Appena eletto, è stato dato un premio Nobel per la pace a Obama. Il motivo? Ufficialmente è un mistero. Non ufficialmente? Ovvio, il primo presidente Afro. Cos’ha fatto per la pace? Niente. Dopo la morte di Bin Laden e l’appoggio per “spodestare” i leader del nord Africa sono iniziate rivolte, guerre, migrazioni di massa e attentati terroristici in tutto il mondo. Forse avrebbe meritato il premio Nobel per la guerra.

Cos’ha fatto Trump? Ha tentato di ricucire i rapporti tra le due Coree e ha ritirato soldati da tante zone di guerra. Insomma, lui ha fatto qualcosa per la pace. Ma è antipatico alle testate giornalistiche “democratiche” e quindi dossier, attacchi, dito nella piaga, parole dure e pensieri tendenziosi.

Siamo pro Trump? Siamo anti Obama? Assolutamente no. Ci sono tanti motivi per osteggiare Trump e lodare Obama, ma sui meriti di pace e di guerra i fatti sono questi.

Una notizia tendenziosa su Trump? Aver organizzato un comizio in tempo di Covid-19. Dicono che sia stato un flop. Perché? Perché molti posti sono rimasti vuoti? La motivazione di alcuni giornali? Pare per la mobilitazione di molte persone sui social (sopratutto Tik Tok) che avrebbero prenotato i biglietti per l’evento con l’intenzione di non andarci. Sarà vero? Sarà falso? E chi lo sa. Ma per qualche giornale è falso. Punto. Perché? Non si sa.

Noi non siamo così. Noi pensiamo che quando una notizia è incerta vuol dire che è incerta. Punto. Per altri, invece, quando una notizia è incerta è probabile che sia falsa, e quando una notizia non è confermata è automaticamente infondata. Perché? Semplicemente perché devono far contenti i loro lettori. Lettori che hanno tendenze politiche e ideologiche ben definite. E’ facile scoprirlo con le statistiche.

Quella di Tik Tok potrebbe benissimo essere una spiegazione plausibile, ma è più probabile che c’entri il Coronavirus. E’ più facile che il contagio avvenga nei luoghi chiusi. Anche il palazzetto dello sport è un luogo chiuso.

Come trattano di politica i giornali italiani?

Spesso, quando controlliamo le notizie su Google News, per prendere spunto e scegliere l’argomento di cui parlare, e arriviamo alla politica, ci mettiamo le mani nei capelli. Perché? Perché le notizie sono spesso di parte. Giornali che pubblicano titoli diffamatori contro il governo, altri che diffamano in modo più sottile, e altri che sostengono a prescindere. Non comprendiamo per quale motivo siano visibili delle evidenti fake news nella homepage di Google News.

Noi non siamo e non saremo mai questo.

A sostegno della nostra tesi, un articolo de ilsole24ore datato 2018.

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