Le bollette del gas diventano mensili?

Da ottobre le bollette non saranno più soltanto bimestrali ma anche mensili e il costo del gas sarà calcolato sulla base della media dei prezzi reali registrati sul mercato italiano Psv e non più del Ttf di Amsterdam

Le bollette del gas diventano mensili?
Le bollette del gas diventano mensili? L’autorità dell’energia Arera ha accolto una richiesta promossa dall’Unione Nazionale Consumatori. Così, da ottobre le bollette del gas per chi è in regime di maggior tutela (ovvero 7,3 milioni di clienti domestici) potranno essere mensili e non più bimestrali.

L’Arera, si legge nel comunicato ufficiale, ha ritenuto di dover tenere conto “dell’esigenza di prevedere una maggiore periodicità di fatturazione nell’ambito del servizio di tutela così da permettere ai clienti finali di conoscere più frequentemente la propria spesa e di redistribuire i pagamenti delle bollette su più mesi“. Al momento questa iniziativa tocca solo 1 cittadino 7 sette, ma in futuro potrebbe essere presa in carico da tutti gli operatori del settore ed estesa a tutti i clienti.

Price cap

L’Arera ha deciso di sganciare il prezzo del gas italiano dal prezzo stabilito ad Amsterdam (la borsa di riferimento dei prezzi europei del gas). In questo modo non si prenderanno più come riferimento le quotazioni a termine del mercato all’ingrosso di Amsterdam (il Ttf) ma la media dei prezzi effettivi del mercato all’ingrosso PSV italiano.

L’Arera ha deciso di sganciarsi dal mercato europeo per poter “trasferire con tempestività ai clienti finali il beneficio di eventuali iniziative europee di contenimento dei prezzi delle commodity energetiche“. Infatti, diversi Paesi europei, Italia in testa, si stanno muovendo per cercare di mettere un tetto al prezzo del gas (il cosiddetto “price cap”). 14 paesi, tra cui Italia, Belgio, Grecia e Polonia. hanno preparato una lettera per la Commissione Ue con una proposta di “price cap” affinché possa essere discussa al Consiglio dell’Energia.

Tariffe “ex post”

L’ultima delle novità riguarda l’aggiornamento delle tariffe che sarà “ex post” (e non più “ex ante” come avvenuto finora). Significa che alla fine di questo mese saranno aggiornate solo le tariffe della luce per i consueti 3 mesi (con l’attesa di aumenti cospicui, visto che l’elettricità è legata al prezzo del gas che nel terzo trimestre è salito ancora), mentre per stabilire il prezzo del gas del solo mese di ottobre bisognerà aspettare i primi giorni di novembre.

Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori, ha detto che in tal modo “si potrà evitare di far pagare ai consumatori il prezzo folle del gas avuto nel mese di agosto che avrebbe mandato in tilt i bilanci delle famiglie“.

C’è da dire, però, che considerare il prezzo “ex post” invece di “ex ante” può avere conseguenze negative per i consumatori. Infatti, Arera prevede che, in caso di “ricalcolo” degli importi del costo della materia prima precedentemente fatturati, “gli operatori siano tenuti a darne opportuna informazione ai clienti“. Quindi, se la fattura ricevuta a fine mese non rispecchiasse gli andamenti reali del prezzo del gas, le differenze di prezzo eventuali saranno messe a conguaglio nella bolletta successiva. Ma questa novità, secondo Consumerismo no-profit, implica che: “Viene del tutto eliminata la trasparenza, perché i consumatori non potranno conoscere in anticipo il prezzo del gas, ma lo scopriranno solo dopo averlo consumato“.

Inoltre, secondo il Codacons: “L’invio mensile delle bollette del gas produrrà un aggravio di costi a carico dei consumatori, così come l’aggiornamento mensile e non più trimestrale delle tariffe, che rappresenta una scelta dannosa per gli utenti“. Secondo l’associazione, l’invio mensile delle bollette “non solo non determinerà alcun vantaggio per gli utenti, non avendo alcun effetto sulle tariffe, ma produrrà un aggravio dei costi a carico delle società fornitrici, costi che saranno scaricati sui consumatori finali“.

Nuovi rincari per luce e gas

L’Arera a fine mese annuncerà l’adeguamento per le bollette di luce e gas.

Secondo le stime di Assoutenti, ogni famiglia italiana si ritrova a pagare 1.231 euro in più rispetto al 2020 solo per le bollette di luce e gas (nei primi 9 mesi dell’anno, quindi senza il nuovo adeguamento), con la spesa per l’energia salita nel biennio 2021-2022 complessivamente del +92,7%.

Nel 2022, per effetto dei rincari delle tariffe e nonostante le misure adottate dal Governo, la spesa complessiva per l’energia salirà a 2.558 euro a nucleo (1.516 euro per il gas, 1.042 euro per la luce).

Nel 2023 andrà peggio. Furio Truzzi, presidente di Assoutenti, ha detto: “Considerando l’attuale andamento in forte rialzo dei prezzi di luce e gas, in assenza di un blocco nazionale o europeo delle tariffe e di interventi efficaci di contrasto, nel 2023 il conto per le forniture energetiche potrebbe raggiungere i 5.266 euro a famiglia: 3.052 euro per la bolletta del gas, 2.214 euro per quella della luce, con una crescita della spesa energetica del +300% rispetto al 2020“.

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