I top manager delle società quotate in Borsa non rientrano sicuramente nella categoria del lavoratore medio italiano
I 20 manager più pagati del 2021. Mentre avanza la cosiddetta “nuova povertà“, cioè quella che attacca anche chi un lavoro ce l’ha (perché il costo della vita cresce sempre più ma gli stipendi restano gli stessi), è certo che i top manager delle società italiane quotate in Borsa non rientrano in questa categoria di lavoratori.
John Elkann, presidente e amministratore delegato della Exor N.V. (holding di investimento controllata dalla famiglia Agnelli, che ha tra i suoi investimenti anche PartnerRe, Ferrari, CNH Industrial, Juventus, The Economist Group e Louboutin), e presidente di Stellantis, Ferrari, Giovanni Agnelli B.V. e GEDI Gruppo Editoriale, è il manager più pagato tra le società italiane quotate in Borsa nel 2021. Infatti, tra stipendio, bonus e premi in azioni ha guadagnato 35,2 milioni di euro (al lordo delle tasse). Più o meno lo stipendio di circa 1.200 lavoratori (se prendiamo come riferimento la busta paga media dei dipendenti italiani, secondo i dati di Ocse o Eurostat).
I guadagni ottenuti l’anno scorso deriverebbero soprattutto dalle stock option di Exor Nv (holding finanziaria olandese controllata dalla famiglia Agnelli, con una capitalizzazione di quasi 17 miliardi di euro e un Net Asset Value intorno ai 27 miliardi di euro).
Elkann, presidente e ad di Exor, ha esercitato le opzioni che gli davano diritto a comprare 450.000 azioni della società in base al piano approvato nel 2012. Il prezzo per l’acquisto era bloccato a 16,59 euro per azione, mentre il valore in Borsa ha raggiunto i 79 euro a fine 2021. Quindi, a differenza ha “regalato” a Elkann una plusvalenza di 28 milioni. A questo “tesoretto” si aggiungono lo stipendio in Exor (1,75 milioni), quello come presidente di Stellantis (860.226 euro), i premi in azioni gratuite dell’ex Fca maturate l’anno scorso (5,07 milioni) e i compensi come presidente della Ferrari e consigliere di Partner Re (379.025 euro).
Al secondo posto gli eredi di Sergio Marchionne (l’amministratore delegato dell’ex Fca morto il 25 luglio 2018): il gruppo automobilistico Fca ha continuato a versare le somme previste dal contratto (26 milioni). Al terzo posto Robert Kunze-Concewitz (l’amministratore delegato di Campari): il top manager austriaco ha guadagnato 22,18 milioni, in larga parte grazie alle stock option (19,28 milioni).
Questi sono i nomi che guidano la classifica dei guadagni dei manager (elaborata in base ai dati pubblicati dalle società italiane quotate, incluse quelle che hanno trasferito la sede legale all’estero ma hanno base in Italia). Le cifre sono al lordo di tasse e contributi (che dimezzano il netto). La graduatoria tiene conto di tutti i compensi monetari, più le eventuali plusvalenze derivanti dall’esercizio di stock option o il controvalore di azioni gratuite nel momento in cui matura il diritto a riceverei titoli.
La top 20 dei manager più pagati di Borsa:
- John Elkann (presidente di Exor e Stellantis): 35,19 milioni di euro;
- Eredi di Sergio Marchionne (ex a.d. di FCA): 26,08 milioni di euro;
- Robert Kunze-Concewitz (a.d. di Campari): 22,18 milioni di euro;
- Giovanni Tamburi (presidente e a.d. di Tip): 19,91 milioni di euro;
- Carlos Tavares (a.d. di Stellantis): 17,12 milioni di euro;
- Louis Camilleri (a.d. di Ferrari fino a dicembre 2020): 16,97 milioni di euro;
- Paolo Marchesini (Cfo di Campari): 15,2 milioni di euro;
- Richard Palmer (Cfo di FCA fino a gennaio 2021 e Cfo di Stellantis da gennaio 2021): 14,76 milioni di euro;
- Remo Ruffini (presidente e a.d. di Moncler): 14,34 milioni di euro;
- Carlo Cimbri (a.d. e d.g. di Unipol e presidente di UnipolSai): 13,38 milioni di euro;
- Luca Bettonte (a.d. di Erg fino aprile 2021): 12,84 milioni di euro;
- Alessandra Gritti (v.p. e a.d. di Tip): 11,24 milioni di euro;
- Claudio Berretti (d.g. di Tip): 10,97 milioni di euro;
- Robert Philippe Eggs (consigliere esecutivo di Moncler): 9,88 milioni di euro;
- Enrico Vita (a.d. e d.g. di Amplifon): 9,84 milioni di euro;
- Francesco Milleri (a.d. di EssilorLuxottica): 9,24 milioni di euro;
- Paul du Saillant (vice a.d. di EssilorLuxottica): 9,24 milioni di euro;
- Luciano Santel (consigliere esecutivo di Moncler): 9,06 milioni di euro;
- Andrea Orcel (a.d. Unicredit da aprile 2021): 8,38 milioni di euro;
- Luigi Gubitesi (a.d. e d.g. di Telecom Italia): 8,22 milioni di euro.
Tirando le somme, nel 2021 i primi 10 più pagati hanno guadagnato circa 200 milioni (quasi il doppio rispetto al 2020). Quindi, i top manager hanno superato la crisi, mentre lavoratori dipendenti, precari, partite Iva e disoccupati no.
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