Cuneo fiscale: cos’è, cosa significa, taglio costo del lavoro, lavoratori dipendenti, calcolo taglio, Legge di Bilancio, bonus 600 euro, a chi spetta l’aumento
Il cuneo fiscale è la differenza tra quanto un dipendente costa all’azienda e quanto lo stesso dipendente incassa, al netto, in busta paga. Viene calcolato sulla base della somma delle tasse che gravano sul costo del lavoro, sia per l’impresa che per i dipendenti e liberi professionisti.
Col cuneo fiscale si studiano gli effetti della tassazione su datori di lavoro e lavoratori: il peso che le imposte dirette, indirette e i contributi hanno sul reddito dei lavoratori, sull’occupazione e sul mercato del lavoro.
Cuneo fiscale e Gazzetta Ufficiale
Mercoledì 5 febbraio 2020 è stato pubblicato il decreto legge n° 3 per il taglio del cuneo fiscale (n. 29), e prevede delle novità a partire dal 1° luglio 2020:
- Aumento Bonus Renzi: da 80 a 100 euro netti mensili per chi ha un reddito annuo fino a 26.600 euro lordi;
- Bonus Renzi da 100 euro: anche la platea che va 26.600 euro a 28.000, finora esclusa dal bonus Irpef, beneficerà per la prima volta di un incremento di 100 euro al mese in busta paga;
- Detrazione fiscale: bonus cuneo fiscale per i redditi da 28.000 euro a 40.000 euro;
- Detrazione fiscale: bonus cuneo fiscale da 480 euro a 80 euro per i redditi da 28.000 euro e 35.000 euro lordi;
- Detrazione fiscale: bonus cuneo fiscale da 80 a zero per i redditi da 35.000 euro e fino a 40.000 euro.
Calcolo cuneo fiscale
- Il cuneo fiscale sul lavoro del lavoratore dipendente è costituito da Irpef + addizionali comunali e regionali + contributi previdenziali.
- Il cuneo fiscale per il lavoratore autonomo e per il libero professionista, è costituito da Irpef + addizionali comunali e regionali + contributi previdenziali e IVA.
- Il cuneo fiscale per i datori di lavoro, è costituito da IRPEF + addizionali comunali e regionali + contributi previdenziali + IVA.
In Italia questa differenza è ancora alta a causa dell’eccessivo peso della tassazione sul lavoro.
Secondo gli ultimi dati, il costo del lavoro pari a:
- Imposte sul reddito: 17,5%
- Contributi a carico del dipendente: 7,2%
- Contributi a carico del datore di lavoro: 24,3%
Legge di Bilancio 2020: Taglio Cuneo fiscale
In Italia, alcune misure per la riduzione del carico fiscale, sia per le imprese, sia per i dipendenti, sono state tentate nel 2014 dal governo Renzi, con l’introduzione del famoso Bonus 80 euro. Misura adottata per favorire la crescita del nostro Paese attraverso la competitività e la domanda interna, rispettando il tetto del 3% del PIL per il debito pubblico.
Ripresa che, però, tarda ancora ad arrivare. Infatti, a distanza di 3 anni, il bonus Renzi sembra non aver ottenuto alcun effetto. Dal cuneo fiscale 2014 al 2019, le percentuali sono rimaste quasi invariate, portando l’Italia ad essere tra i Paesi con il cuneo fiscale più alto del mondo.
Secondo il Taxing wages OCSE, il peso delle tasse sul lavoro in Italia ha superato il 49%, rispetto alla media OCSE del 35,9%. Le tasse sul lavoro sono salite di un +0,8% rispetto all’anno precedente. La tassazione sullo stipendio in busta paga del lavoratore è del 32,6% rispetto alla media OCSE del 25,5%. Lo stipendio netto è pari al 79,4% dell’imponibile, contro l’85,4% della media OCSE.
Manovra 2020
Il governo, nella manovra finanziaria, ha messo 3 miliardi di euro sul piatto del taglio del cuneo fiscale 2020, a partire dalla busta paga di luglio 2020.
Cuneo fiscale: come funziona il taglio tasse dipendenti
Sono arrivate importanti novità relative al taglio del cuneo fiscale 2020 per i lavoratori dipendenti.
Il governo gialloverde (M5s-Lega), prima della crisi, era riuscito ad introdurre la flat tax per i titolari di partita IVA fino a 65.000 euro e per le start up. Inoltre, era alla ricerca di risorse economiche da destinare alla riduzione delle tasse anche per famiglie e imprese.
La Lega voleva l’introduzione della flat tax con il mantenimento del bonus Renzi di 80 euro (trasformato in detrazione fiscale), invece il M5s voleva una riduzione delle aliquote IRPEF 2020, la riduzione del cuneo fiscale 2020 e il salario minimo.
Con il nuovo governo, il cosiddetto giallorosso (M5s-Pd), si è aperta una nuova fase politica.
Infatti, in base a quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2020, da luglio arriverà il bonus cuneo fiscale 2020 in busta paga dei lavoratori che già usufruiscono del Bonus Renzi:
- Per i redditi da 26.600 euro a 28.000 euro arriverà un bonus di 600 euro (che diventerà di 1.200 euro dal 2021).
- Un bonus da 600 a 480 euro per i redditi da 28.000 euro a 35.000 euro.
- Un bonus da 400 euro per i redditi tra 35.000 euro a 40.000 euro.
Taglio cuneo fiscale: a chi spetta
Il taglio del cuneo fiscale, inserito nella Manovra economica 2020, e diventato da 3 miliardi di euro, spetterà a:
- Redditi da 8.200 euro a 26.600 euro: il Bonus Renzi aumenta da 80 euro a 100 euro al mese da luglio 2020, per cui un aumento di 20 euro al mese.
- Redditi da 26.600 euro a 28.000 euro: bonus di 100 euro al mese.
- Redditi oltre 28.000 euro e fino a 35.000 euro: si applica la detrazione fiscale da 480 euro a 80 euro per i redditi fino a 35.000 euro.
- Redditi 35.000 euro e 40.000 euro: spetta una detrazione fiscale da 80 euro fino ad azzeramento per i redditi fino a 40.000 euro.
Cuneo fiscale in Italia e all’ estero
Il cuneo fiscale in Italia, uno dei più alti d’Europa, è la somma delle tasse che pesano sul costo del lavoro, (imposte dirette, indirette e dei contributi obbligatori INPS e INAIL, Cassa Edile). Per calcolare il cuneo fiscale, basta fare la differenza tra il costo sostenuto dall’impresa e la retribuzione netta in busta paga erogata al lavoratore.
Per gli altri paesi europei, il maggior carico di cuneo fiscale, è previsto dalla quota spettante all’impresa per contributi fiscali e contributivi fatta eccezione per la Germania, dove tale quota grava più sul lavoratore che sul datore di lavoro.
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