Contributi a fondo perduto: guida, domanda online, come si chiede, passaggi da seguire, compilazione e richiesta di finanziamento
Contributi a fondo perduto: domanda online. La domanda può essere presentata dal 15 giugno 2020 al 13 agosto 2020. Gli eredi che continuano l’attività per conto del soggetto deceduto possono presentare la domanda dal 25 giugno 2020 al 24 agosto 2020.
La domanda va inoltrata online all’Agenzia delle Entrate, utilizzando un modello specifico messo a disposizione, e può essere trasmessa dal soggetto stesso, oppure da un intermediario con delega di consultazione al Cassetto fiscale del richiedente (esempio, il Commercialista).
Per la trasmissione dei dati è possibile scegliere tra 2 modalità:
- Procedura web: disponibile nell’area riservata “Fatture e Corrispettivi” del sito dell’Agenzia delle Entrate;
- Applicazione desktop telematico: il software di compilazione su Entratel/Fisconline.
Il modello di “istanza per il riconoscimento del contributo a fondo perduto” si può scaricare completo di istruzioni e specifiche di trasmissione.
Contributi a fondo perduto: accedere a “Fatture e Corrispettivi”
Come accedere al portale “Fatture e Corrispettivi”:
- Accedere alla propria area riservata dei servizi telematici tramite SPID, credenziali Entratel/Fisconline, o Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
- Cliccare su “Servizi per compilare e trasmettere l’istanza” nell’area Contributo a Fondo Perduto (in basso a sinistra della schermata);
- Cliccare su “Predisponi e invia istanza (o Rinuncia)“.
Contributi a fondo perduto: compilazione della domanda
Compilazione della domanda per accedere ai contributi a fondo perduto:
Nel riquadro relativo ai dati del richiedente, inserire il codice fiscale. Se la domanda è presentata da un erede, barrare la relativa casella e inserire il codice fiscale del parente deceduto.
Nel riquadro relativo al soggetto firmatario, inserire il codice fiscale del rappresentante legale.
Barrare una delle caselle all’interno del riquadro “Requisiti” se:
- L’attività è iniziata dopo il 31/12/2018;
- Il domicilio fiscale o la sede operativa è nel territorio dei Comuni in cui lo stato di emergenza per eventi calamitosi era in vigore quando è stato dichiarato lo stato di emergenza sanitaria (dal 31 gennaio 2020);
- Il richiedente fa parte di una categoria diversa da quelle previste dall’articolo 25 del decreto Rilancio.
Barrare la casella in cui si autodichiara di non essere fra i soggetti che non hanno diritto al contributo in base al comma 2 dell’articolo 25 del dl Rilancio (attività cessata, professionisti iscritti agli ordini).
Barrare la casella corrispondente al reddito 2019, scegliendo tra 3 diverse opzioni (fino a 400mila euro, da 400mila a 1 mln di euro, fra 1 e 5 milioni di euro).
Indicare l’importo complessivo delle fatture e dei corrispettivi riferiti a operazioni effettuate nel 2019 e nel 2020 (se il fatturato di aprile 2019 o 2020 è pari a zero, il relativo campo non va compilato).
Indicare la somma di tutte le fatture con data di effettuazione dell’operazione compresa tra l’1 aprile e il 30 aprile (sono comprese anche le fatture differite in maggio relative a operazioni effettuate nel mese di aprile e le note di variazione).
L’indicazione relativa al fatturato è determinante sia per il diritto all’agevolazione (che spetta in caso di perdita di almeno 1/3 del fatturato), sia per il calcolo del contributo.
Per quantificarne l’importo si applicano le seguenti percentuali:
- 20%: se ricavi o compensi 2019 non superano i 400mila euro;
- 15%: per ricavi o compensi tra 400mila e 1 mln di euro;
- 10%: per ricavi o compensi tra 1 e 5 mln di euro.
Il modello contiene un “quadro A“, che può essere compilato da coloro che chiedono un contributo superiore a 150mila euro. Questi contribuenti, oltre a compilare i campi relativi alla dichiarazione successiva di atto notorio e alla documentazione antimafia, devono inviare l’istanza in formato PDF con firma digitale, via PEC, all’indirizzo [email protected].
Cliccare su “Acquisisci i dati” per salvare.
Una volta salvati i dati, si accede ad una scheda di riepilogo della domanda. Verificata la correttezza dei dati si può procedere con la trasmissione della domanda cliccando su “Invia istanza“.
Nella sezione “Invii effettuati” è disponibile il riepilogo delle istanze inviate, delle ricevute e delle comunicazioni.
Dopo la trasmissione dell’istanza si riceve un messaggio che contiene il codice della pratica. Bisogna memorizzare il codice perché consente di risalire all’istanza trasmessa.
Anche se l’esito è positivo, l’ok definitivo arriverà dopo successivi controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Dopo la comunicazione di presa in carico è possibile trasmettere un’istanza sostituiva (in caso di correzioni) fino a quando non si riceverà la comunicazione definitiva dell’Agenzia delle Entrate (la ricevuta di “accoglimento”).
Il pagamento arriverà con accredito sul conto corrente. Chi usa la procedura web può visualizzare nella sezione “Consultazione esito” se è stato emesso il mandato e in quale data il bonus è stato accreditato.
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